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Gallera: "Io sindaco di Milano? Qualcuno ha voluto tirarmi una trappola..."
Giulio Gallera

Gallera: "Io sindaco a Milano? Qualcuno ha voluto tirarmi una trappola..."

L'assessore al Welfare Giulio Gallera torna sulla sua possibile candidatura a sindaco di Milano: "Io non ho mai pensato a nulla. Qualcuno che mi ha voluto tirare in una trappola". Queste le sue parole intervenendo a 'Salute Direzione Nord - I discorsi del coraggio', questo pomeriggio al Palazzo delle Stelline di Milano, rispondendo a chi gli chiedeva di una possibile candidatura a sindaco del capoluogo Lombardo, cosa che era emersa, scatenando alcune polemiche, nelle prime settimane dell'emergenza sanitaria. "Io sono milanese - ha aggiunto - e ho fatto il consigliere comunale e l'assessore a Milano. Oggi ricopro un altro ruolo pesante e faticoso e ho il dovere di portarlo avanti finche' avro' la fiducia della Giunta, del presidente Fontana e del Consiglio regionale, che con atti formali ha sempre respinto qualunque soluzione alternativa, compresa la mozione di sfiducia. Devo andare avanti a pensare alla salute dei miei concittadini. Non penso assolutamente ad altro".

Gallera ha parlato anche delle polemiche di questi mesi sulla gestione lombarda dell'emergenza Coronavirus: "Chi fa polemica politica usando termini come 'assassini' si qualifica da solo. Usare termini in questo modo lo trovo gravissimo, pur in un Paese giustamente democratico in cui ognuno deve essere libero di esprimere le proprie opinioni". "Qui ci sono delle persone che hanno salvato delle vite con le azioni che abbiamo compiuto - ha osservato Gallera - se i medici e le infermiere hanno fatto azioni straordinarie all'interno degli ospedali è perché qualcuno ha anche creato le condizioni, modificando i reparti, chiudendo gli ambulatori affinché gli infermieri andassero nei reparti, ampliando le terapie intensive. Siam passati da mille posti letto di pneumologia a 12mila. Se non avessimo fatto queste regole oggi non avremmo salvato molte persone". Quindi ha sottolineato. "Con grande umiltà e serenità lo dico. Poi con calma valuteremo cosa si poteva far meglio. In pochi minuti ho dovuto prendere decisioni con la scienza che diceva tutto e il contrario di tutto, non dimentichiamocelo. Con un mondo che non aveva la percezione di quello che stava capitando. Se così non fosse non si capisce come mai ancora oggi negli Usa il numero degli infettati cresca moltissimo". Gallera ha poi rimarcato: "Noi abbiamo fatto del nostro meglio e penso che abbiamo fatto tante cose positive. Oggi, evidentemente, stiamo lavorando sugli elementi di debolezza che ci sono stati. Perché io credo che siamo stati presi alle spalle da qualcosa che nessuno ci aveva raccontato cosa fosse. Stiamo rafforzando quegli elementi per essere pronti nel caso malaugurato di una seconda ondata, per affrontarla in maniera migliore".

Ats, domani delibera con 15 milioni di investimenti per le assunzioni

"Domani approveremo in giunta una delibera che investe 15 milioni di euro per le assunzioni da parte delle Ats e delle Asst di infermieri di famiglia, del personale destinato al contact tracing e delle Usca. Sono risorse che arrivano dallo Stato, che oggi spende 3 miliardi di euro per rafforzare la medicina del territorio. Noi in questa logica andremo a perfezionare e migliorare una riforma che partiva da un concetto molto giusto, cioe' che il paziente non deve essere lasciato solo nella gestione delle sua patologia, ma dev'essere accompagnato". E' quanto ha anticipato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, a margine dell'evento Salute Direzione Nord. Gallera ha respinto tuttavia l'accusa di fallimento della riforma Maroni. "Quella - ha detto - era una riforma assolutamente giusta e che ha dato anche dei risultati. Noi abbiamo avuto da meta' aprile in poi circa 10 mila pazienti post Covid che sono stati presi in carico con la telemedicina. Questo sistema - ha aggiunto - ancora oggi risulta essere attrattivo". "Purtroppo - ha aggiunto - 5 anni fa abbiamo fatto una riforma senza avere le risorse. Sicuramente il tema della medicina territoriale, che in questa fase noi riteniamo abbia fatto cio' che poteva fare, indubbiamente e' uno di quegli aspetti che deve essere rafforzato. Fortunatamente oggi ci troviamo di fronte a uno scenario diverso, di maggiori investimenti importanti nella sanita', anche in quella territoriale".

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