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Gallera: "Più risorse per sanitari". Covid19, Lombardia verso normalità

Gallera: "Più risorse per sanitari". Covid19, Lombardia verso normalità

L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha scritto al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere di inserire nel decreto Rilancio nuove risorse a titolo di premialità per tutti i sanitari in prima linea in questi mesi di emergenza coronavirus. Lo riferisce il Consiglio regionale, dopo che il riconoscimento economico ai medici specializzandi impegnati nella crisi Covid-19 è stato fra i temi al centro del question time in Commissione Sanità e Politiche sociali. In Lombardia - ricordano dal Pirellone - molti medici specializzandi si sono resi disponibili nell'assistenza ai pazienti affetti da Covid-19. Di questi, oltre 1.600 hanno scritto una lettera a Regione Lombardia chiedendo un riconoscimento economico per il loro impegno nel periodo di emergenza. In un'interpellanza presentata da Patrizia Baffi, Gruppo Misto-Italia Viva, è stato chiesto di disporre un riconoscimento economico. Se infatti gli specializzandi del quarto e quinto anno hanno potuto beneficiare di un contributo erogato in virtù di un contratto di collaborazione o a tempo determinato, gli specializzandi dei primi 3 anni, poiché risultano in attività di formazione e non assunti a contratto, non rientrano nei destinatari della legge regionale 9/2020 che riconosce premi al personale del Servizio sanitario nazionale. L'intenzione di Regione Lombardia è quella di "creare le condizioni normative ed economiche per coinvolgere anche i medici specializzandi dei primi anni". Inoltre l'esecutivo regionale, in collaborazione con le università, sta verificando il numero di specializzandi che hanno lavorato nel periodo di emergenza.

Bosio (DG Ospedale Niguarda): "Stiamo tornando a normalità"

 "La prima buona notizia e' che si stanno riassestando i flussi al Pronto soccorso. All'epoca dell'emergenza Covid-19 erano quasi tutti relativi al virus .Ora, che stiamo tornando progressivamente alla normalita', ci ritroviamo a fronteggiare ogni tipo di patologia. Cio' avviene con un'attenzione in piu', perche' sottoponiamo tutti coloro che arrivano al Pronto soccorso a tampone, per individuare eventuali casi asintomatici", ha detto Marco Bosio, direttore generale dell'ospedale Niguarda di Milano, intervenendo in diretta nell'approfondimento sulla pagina Facebook di Lombardia Notizie online. "L'ospedale Niguarda - ha spiegato il direttore generale - in questi mesi dell'emergenza Coronavirus ha trattato piu' di 1.200 pazienti, attivato 96 posti letto di terapia intensiva, pur mantenendo attive strutture di eccellenza come, ad esempio, l'area dei trapianti, quella cardiovascolare o, ancora, l'unita' spinale. Abbiamo effettuato 2.500 interventi chirurgici e 49 trapianti proseguendo cosi' anche l'attivita' no-Covid".

Guardando all'attivita' del 'Niguarda', il direttore Bosio ha ricordato che il 12% dei pazienti giunge da fuori regione e che, qualche settimana prima del Covid, l'ospedale ha ricevuto una 'certificazione' che lo colloca al 47° posto nella classifica 'World's best hospitals 2020', della rivista americana 'Newsweek', realizzata in collaborazione con 'Statista Inc.' e 'Geoblue'. Unica realta' italiana nella graduatoria dei migliori ospedali del mondo. "Nella sezione di questa graduatoria, dedicata all'Italia, tra i primi dieci - ha quindi precisato il dottor Bosio - ci sono cinque strutture lombarde". 

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