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Milano
Gelmini (Azione): iniziativa comune per sostenere le donne vittime di violenza
Mariastella Gelmini

Gelmini (Azione): iniziativa comune per sostenere le donne vittime di violenza

La violenza sulle donne – in particolare nelle grandi aree metropolitane come Milano – è diventata intollerabile ma i recenti episodi hanno alimentato una sensibilità nuova che può aiutare le istituzioni, le famiglie e il mondo della scuola a dotarsi di strumenti più incisivi. “La proposta di destinare i 40 milioni della quota delle opposizioni - prevista dal fondo per le modifiche parlamentari – a contrastare la violenza di genere - fortemente voluta da Azione - è un bel segnale per le donne vittime di violenza e per chi sul territorio ogni giorno lavora per garantire loro protezione e assistenza”, spiega Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione. “Sin da subito ho proposto di indirizzare maggiori risorse ai centri antiviolenza, alle case rifugio e al microcredito di libertà che consente alle donne di lavorare, di essere economicamente autonome e quindi di emanciparsi”. Perché solo una riscoperta autonomia, una indipendenza reale può aiutare donne vittima di violenza domestica a trovare libertà e fiducia.
 

Il lavoro per le donne che devono ricostruire un’esistenza è essenziale

“È positivo – ricorda Gelmini - che anche le altre forze politiche di opposizione abbiano deciso in maniera trasversale di fare gioco di squadra e portare avanti questa battaglia. La lotta alla violenza sulle donne ha bisogno dell’impegno di tutti. Iniziamo a farlo già da questa legge di bilancio”. Numerosi gli interventi previsti per sostenere le donne in difficoltà: La misura del reddito di libertà è incrementata di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 e di 6 milioni di euro a decorrere dall’ anno 2027. Il finanziamento dei centri per il recupero degli uomini autori di violenza è incrementato di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Per la realizzazione dei centri antiviolenza il finanziamento è incrementato di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Per iniziative di formazione nelle attività di prevenzione della violenza contro le donne sono stanziati 3 milioni di euro a partire dal 2024. “Ai datori di lavoro privati che assumono donne vittime di violenza beneficiarie del reddito di libertà per tre anni è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali (esclusi infortuni sul lavoro) fino a un importo massimo di 8000 euro. Per le assunzioni a tempo determinato il beneficio ha la durata di dodici mesi. Lo stanziamento è di 1,5 milioni di euro per l’anno 2024, 4 milioni di euro per l’anno 2025, 3,8 milioni per l’anno 2026, 2,5 milioni per l’anno 2027 e 0,7 milioni per l’anno 2028. Perché il lavoro, per tutte le donne ed in particolare per chi deve ricostruire un’esistenza, è essenziale”, conclude la portavoce di Azione.

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