Milano

I ricatti dei Pm, la Liguria, le Olimpiadi e l'Urbanistica di Milano. Di tutto un po' (di schifo)

di Fabio Massa

Tre vicende con un tratto in comune: il ricatto dei pm nei confronti della politica. Con i giornalisti che pensano di dare notizie e sono solo complici

I ricatti dei Pm, la Liguria, le Olimpiadi e l'Urbanistica di Milano. Di tutto un po' (di schifo)

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Ora basta. Questi si chiamano ricatti, e quando un potere dello Stato ne ricatta un altro, bisogna mettere un freno. Io non so se il presidente della Regione Liguria sia colpevole oppure no. E non devo neanche saperlo: se ci saranno gli estremi per fare un processo lo decideranno i giudici. Fino ad allora però Giovanni Toti è un uomo libero, innocente come tutti noi. Ed è un uomo libero eletto, scelto da centinaia di migliaia di persone. C'è una indagine, questa indagine ha degli indizi che dovranno essere confermati in aula, sempre che in aula ci si arrivi. Fino ad allora Giovanni Toti deve poter uscire di casa, e deve poter governare la Liguria. Si dirà: ma tu faresti mai continuare a insegnare in un asilo un indagato per pedofilia? La risposta è semplice: non è lo stesso caso, ed è una idiozia pensarlo.

Liguria: il rischio non sono altri reati ma l'immobilismo

Voi davvero pensate che il complesso sistema regionale, fatto di funzionari, dirigenti, semplici impiegati terrorizzati dal poter finire alla sbarra insieme al potere politico permetterebbe mai di fare alcunché di male? Con una inchiesta in corso? La verità è che la Regione Liguria non rischia che vengano commessi altri reati, quanto di rimanere immobile, che è esattamente quello che sta accadendo adesso. E allora, si dirà, meglio tornare al voto. No, non può essere. Perché chi governa una regione non devono deciderlo i pubblici ministeri.

Fondazione Milano Cortina: non può decidere il pm se è pubblica o privata

Così come i pubblici ministeri non possono decidere quale sia la natura giuridica di una Fondazione (e parlo della Fondazione Milano Cortina) se questa natura è chiaramente indicata all'interno di una legge dello Stato. I pubblici ministeri non devono sindacare sulla politica, ma imbastire procedimenti per punire i reati, sui quali si esprimeranno dei giudici. I pubblici ministeri non devono "proteggere" cautelativamente la cosa pubblica, ma devono contribuire a punire chi la mette a rischio (ancora una volta, non decidono loro, ma l'organo giudicante).

Salva Milano, non sta ai pm dire se una norma urbanistica è giusta

I pubblici ministeri non devono decidere se una norma urbanistica - e qui parlo di Milano - sia giusta o sbagliata, ma solo e unicamente chiedere un processo se una norma pensano sia stata violata. Invece in questo mondo di oggi la Procura, sia essa di Genova, di Milano o di Canicattì, agisce ben oltre il suo limite. Preme, preme, spinge. Fin quando la politica si arrende, tutte le volte. E preme e spinge anche - e lo dico con la morte nel cuore - forzando la mano a giornalisti, anche di giornali importantissimi, che pubblicano pensando di dare notizie e invece sono semplici pizzini dai pm ai giudici che devono dare corso ai processi e assoggettarsi all’accusa.







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