(di Paola Perfetti - www.milanoincontemporanea.com) A Milano ogni luogo ha il suo
perché. E anche fare un aperitivo o fermarsi a prendere un caffè può servire a
capire qualcosa di più della nostra città. A partire dalla lingua milanese. Per esempio. Siete mai stati all’ Ofelè? In via Savona 2, piena Porta Genova, c’è una bakery che dalla colazione all’aperitivo sforna dolcezze. Il suo mestiere, citando il detto di Milano, “OFFELLEE FÀ EL TÒ MESTÉ”, ognuno faccia il suo mestiere, è fare
coccole dal sapore di pancakes, centrifughe, prodotti biologici (www.ofele.it).
Bel gioco di parole anche per le caffetterie 7’s Giò, in dialetto, siediti. Però scritto come un rebus. Ce n’è uno in piazza Duomo, un altro in via Farini (www.settesgio.it)
Damm’a tra non è solo il nome della compagnia teatrale. Il ‘Dammi retta’, se volessimo tradurlo, è un ristorante di specialità milanesi in via Elio Lombardini (Naviglio Grande). Arredi in legno scuro, luci a led, un mix di tradizione e contemporaneo, fondato nel 1991 da una famiglia autenticamente meneghina (che fa ancora la cotoletta a orecchia d’elefante).
Per non parlare dei grandi classici che, non sempre in modo corretto, hanno scritto cosa fanno sull’insegna. Il famoso "El Brellin" di Alzaia Naviglio Grande, 14 è un ristorante, ovvio. Ci si aspetta carne buona da "Al Cervelee" de Milàn di via Marco Oggiono, visto che il cervelle è il macellaio. E ancora: “Antico Boeucc” | boeucc è il buco, l’osteria. In piazza Belgioioso. Con i suoi 300 anni di storia, è il più antico ristorante di Milano. “El Vinatt” | enoteca| via Tolstoi, zona Lorenteggio. “El Legnamé” | falegname | via Bonfadini, 91. “Ambroeus el prestiné” | Ambrogio il prestinaio | via Paoli, 2. “El Barbée” | barbiere | piazza Lega Lombarda. “La cadrega” | sedia | via Viviani, 2. “El prestin del cantun” | panificio | via Cherubini, 2. Acquolina in bocca o voglia di imparare una nuova lingua?