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Milano
Il mistero del documento governativo. Meno task force, molta più trasparenza

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di Fabio Massa

Ieri il superpresidente di tutte le task force Colao, l'uomo che dovrebbe riaprire l'Italia, va da Conte e gli dice: "Ehi, pres, dovremmo lasciare a casa tutti gli over 65". Perché lo dice? Lo dice facendo evidentemente riferimento alle tabelle che stanno girando sulla letalità in correlazione all'età. Io ne consulto una dell'ISPI, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. Secondo questa tabella il tasso di letalità per Covid-19 è l'1,9 per cento per la fascia tra 60 e 69 anni, sale al 4,3 per cento fino a 79 anni, si impenna al 7,8 per cento oltre gli 80 anni. Quindi è ovvio che tenendo in casa chi ha più di 65 anni stai largamente tutelando la gran parte dei soggetti più a rischio. Pare logico. Ma il governo dice no, che non si può fare. Perché? Mistero.

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Invece di rimandare fuori a lavorare i giovani e gli uomini e le donne, producendo magari anche qualche effetto positivo, hanno deciso che questo non va bene. Attendiamo altre soluzioni. Un'altra cosa inspiegabile è questo documento che sarebbe stato elaborato dal governo che prevedeva l'arrivo della pandemia, ma che non sarebbe stato diffuso "per non creare il panico". Perché? Chi sapeva di questo documento? Fontana dice che non ne sapeva niente, le altre regioni? Chi partecipava a quei tavoli? Si potrebbe avere la lista di tutte le persone coinvolte? E perché il governo stila un documento di questa importanza e - ad esempio - gli industriali e i grossi gruppi non lo sapevano, perché corressero ai ripari, dotassero tutti di mascherine eccetera? E perché se c'era un documento del genere ancora un paio di settimane fa dicevano che le mascherine non servivano? Io penso che questo documento, insieme alla decisione di non lasciare a casa gli over 65, siano due cose da chiarire. In attesa che scoppi il casino in tutte le nostre città, ma particolarmente in quelle ad alta densità come Milano. Il distanziamento sociale fa a pugni con la densità, e le nostre città sono tutte dense, densissime, con sistemi economici e di trasporto impostati sulla saturazione della capienza dei mezzi. Occorrerà tanta politica e tante decisioni. Qualche task force in meno, anche. E tanta trasparenza in più.

fabio.massa@affaritaliani.it

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