Milano
Il Tempio del Futuro Perduto vince il bando per restare negli spazi attuali

Milano: le associazioni culturali del Tempio del Futuro Perduto hanno vinto il bando del Comune di Milano per l'utilizzo in concessione degli spazi
Il Tempio del Futuro Perduto vince il bando e resta negli attuali spazi
Le associazioni culturali che compongono il Tempio del Futuro Perduto, il centro nato negli spazi abbandonati e occupati gli edifici abbandonati della Fabbrica del Vapore, hanno vinto il bando indetto dal Comune di Milano per l’utilizzo in concessione degli spazi. "Una vittoria su tutti i fronti da parte degli artisti, che attraverso rigenerazione urbana e pratiche di economia circolare e solidale come il Muro Della Gentilezza , hanno saputo farsi conoscere e condividere in maniera virtuosa e con buon senso un nuovo modello di centro socio-culturale", fanno sapere in un comunicato.
"Il modello Tempio funziona ed è stato riconosciuto ufficialmente"
“Un riconoscimento che arriva con qualche anno di ritardo rispetto al consenso e al plauso di pubblico e media locali, nazionali e globali. Questo modello funziona e va preso seriamente come avviene da decenni nel resto del mondo. Il “modello Tempio” funziona ed è stato riconosciuto ufficialmente dalla legge e dalle istituzioni e va ad inserirsi in un quadro in cui Milano sempre più si apre alle nuove pratiche culturali provenienti dalle grandi metropoli; il contributo del Tempio ne è parte fondamentale, fornendo spazi di espressione a decine di migliaia di giovani provenienti da ogni dove e contribuendo a rafforzare la proposta cittadina delle iniziative “low cost” e a forte impatto sociale".
De Chirico (Forza Italia): "Borgo del Futuro Perduto, finale già scritto"
"Era già tutto scritto. Dopo l'assoluzione di Tommaso Dapri, animatore del Tempio del Futuro perduto, e soprattutto dopo aver letto il bando per la concessione di un anno dei due lotti della Fabbrica del Vapore occupati abusivamente temevo già che il finale fosse già scritto. Con l'assegnazione di quegli spazi si apre un precedente pericoloso che rischia di legittimare occupanti storici di immobili pubblici. Penso ai centri sociali ZAM o LUME, ma non solo. La linea morbida tenuta dalla vicesindaco Scavuzzo e dall'amministrazione comunale, che non si è costituita parte civile in Giudizio, ci hanno portato a questo risultato. Alle associazioni culturali, sportive e ricreative che non sanno più cosa inventarsi per raccogliere fondi, a chi paga regolarmente le tasse e che ha investito capitali per mettere in sicurezza i locali dive esercita la propria mission, a tutti quelli che occupano legalmente spazi comunali e che fanno grandi sacrifici per far quadrare i conti consiglierò di occupare uno spazio libero che il Comune non è in grado di valorizzare. Tanto, da oggi, tutto è lecito". Lo dichiara Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.