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Milano
Il viaggio di Affari tra via Bellerio e San Babila, tra Lega e Fdi

di Fabio Massa

Scende, non scende? E chi lo sa. Mestizia. Un po' di nervosismo. Da una parte c'è la Lega Lombarda, nella palazzina che guarda il tetto dello stanzone dove hanno messo tutti i giornalisti a scrivere. "Oh, ma che scrivo per la prima? E per la ribattuta? Ma davvero lui non scende". Lui è Matteo Salvini, e sta dentro l'altra palazzina, quella che sorge sopra quella che una volta era Radio Padania Libera e adesso è solo Radio Libertà. Al microfono c'è Antonino D'Anna, giornalista dall'accento calabrese, culturalmente incredibile, affiancato dal direttore Giulio Cainarca. Per ore hanno mandato in onda filmati vecchi, vecchie immagini di Umberto Bossi. Quasi un presagio. Poi ci sono i messaggi, su Whatsapp, che arrivano incessanti. Sono pieni di rabbia. "Avete sostenuto Draghi e prima avete sostenuto leggi liberticide. E adesso liberatevi di Giorgetti". 

Si torna su dallo scantinato, e subito scende il capoufficio stampa dei gruppi in parlamento. "Non è il momento di parlare, mi raccomando. I dati non sono ancora stabili", redarguisce una parlamentare che sta chiacchierando con un vecchio conoscente. E' la Lega, bellezza. Una Lega preoccupata. Qualcuno addirittura ipotizza l'impensabile: Matteo domattina verrà giù e rimetterà il proprio mandato nelle mani del consiglio federale. Impensabile, impensabile. Ciao Via Bellerio.

Arriva la terza proiezione, 21 per cento del campione. 3400 sezioni. Si alzano tutti in piedi, rientrano dalla terrazza che affaccia su San Babila. Silenzio. "Centrodestra ampiamente in testa". Applausi. Fratelli d'Italia al 25 per cento festeggia nella terrazza di A' Riccione, decimo piano del Brian and Barry Building. Il bel principe, Dimitri Miesko, fidanzato da Daniela Santanché, con il suo pullover, non leva le mani dall'I-pad. Il senatore Mario Mantovani stringe mani e fa vedere i dati di Arconate, il comune nel quale è stato sindaco per 10 anni: "Vedi, si arriva al 60 per cento, tutti insieme. Quando ero sindaco io, al 70 per cento". Sotto un autobus è incastrato in una automobile e blocca tutta la via. Un po' di modelle tirate a lucido si godono la notte milanese alla fine della settimana della moda. "Oh, che scriviamo?" fa un cronista all'altro. "Io ho già tutto pronto da ieri". Allegria. Eppure non si festeggia, e non si folleggia. Tavolo in fondo: "La parola d'ordine è sobrietà", fa un europarlamentare. Commenta un cronista: "Vi state trasformando nel Pd?".

fabio.massa@affaritaliani.it

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