Milano
Il vicino Oriente antico a Milano: l'asta di Itineris il 21 dicembre

Doppio appuntamento il 21 dicembre con 586 lotti e catalogo on line: a farla da padrone il vicino Oriente antico
Il vicino Oriente antico a Milano: l'asta di Itineris il 21 dicembre
Per la sua sesta asta milanese e la seconda in tempo di Covid, Itineris propone questa volta un catalogo rigorosamente on line, di ben 586 lotti. Appuntamento il 21 dicembre, con prima sessione alle 14.30 e seconda alle 17.30. Tra i lotti, il Vicino Oriente Antico la fa da padrone: quasi tre quarti dei lotti provengono infatti da Egitto, Israele, Giordania, Libano, Siria, Iran, Iraq e Pakistan, arrivando con qualche oggetto fino alla Cina. QUI e QUI i due lotti completi.
Recita la nota: “Proponiamo un catalogo diverso dal solito dove il Mediterraneo è il punto focale, per spaziare oltre i suoi bordi e spingerci verso Oriente, sperando di suscitare così curiosità sopite nei nostri frequentatori. Grazie a due importanti collezionisti italiani Itineris è in grado di offrire un importante raccolta di oggetti che normalmente non sono presenti sul mercato italiano ma si trovano solo su quello internazionale”
La prima sessione offre al collezionista una rara serie di dee madri neolitiche steatopigie che spaziano dai Balcani, all’Anatolia, alla penisola arabica, come il lotto 9 una rara figura steatopigia anatolica (QUI) o la curiosa figura del lotto 17 (QUI)
Dalla Siria, dalla zona di Tell Brak provengono invece una serie di idoli modellati ad occhio stilizzato come il lotto 27 (QUI)
La Valle dell’Indo è anch’essa assai ben rappresentata con numerose figure animali ed umane oggetto di grande interesse da parte del pubblico come il lotto 40 (QUI)
L’archeologia classica sarà rappresentata in questa sessione da una bella collezione di vetri romani e tardo romani e da alcuni importanti vasi dipinti fra cui segnaliamo il lotto 66, una rara anfora calcidese (QUI)
Sempre in campo classico una bella testa di giovane, ispirata ai ritratti giovanili di Tiberio ci mette di fronte ad un membro della famiglia Giulio Claudia nel I sec. d. C., lotto 119 (QUI)
Con il lotto 123 e fino al 294 comincia la raccolta di reperti di un importante uomo di cultura della Romagna che ha raccolto per interesse personale principalmente oggetti da Libano, Siria, Israele e Giordania, con sculture in terracotta, vetri romani, bronzi sigilli ed iscrizioni cuneiformi come il lotto 181 (QUI), nonché un interessante gruppo di gioielli in oro.
Fanno parte della raccolta due importanti mosaici bizantini provenienti dalla Siria, lotti 293 e 294, (QUI)
Dal lotto 295 al 586 vengono presentati i reperti provenienti da una nota e importante collezione veneziana che hanno una provenienza certificata dai più importanti antiquari specializzati europei.
La raccolta spazia dal bacino del Mediterraneo all’estremo Oriente; si segnala un bel busto maschile egiziano, lotto 301 (QUI), una grande serie di amuleti e gioielli, fra i quali numerosi orecchini e pendenti che sono tranquillamente indossabili ancora oggi come il lotto 483, (QUI), o la bella collana in agata e oro del III millennio a . C. al lotto 508 (QUI)
una bella raccolta di armi e cinturoni persiani finemente deocrati con scene di caccia o di combattimento come il lotto 413 (QUI) e un nucleo notevole di sigilli mesopotamici come il lotto 578, un importante sigillo assiro affollato di personaggi (QUI)
Il prezzo medio di questi lotti è spesso sorprendente per un non addetto ai lavori: la maggior parte degli oggetti, compresi i gioielli, si aggira infatti intorno a qualche centinaio di euro e questo potrebbe essere un ottimo incentivo a farsi un bel regalo di Natale.