Milano
In Duomo i cocktail li prepara un robot. Ed è un altro schiaffo a Torino.VIDEO
The View by Makr Shakr Rooftop: su una terrazza del Duomo di Milano a servire cocktail sono due robot. La sperimentazione era stata avviata a Torino, ed ora...
In Duomo i cocktail li prepara un robot: nuovo schiaffo a Torino
Cocktail ordinati con un App e poi preparati da due robot, su una terrazza con vista Duomo di Milano: è il nuovo progetto di Carlo Ratti chiamato The View by Makr Shakr Rooftop, che ha aperto i battenti pochi giorni fa sulla Terrazza della Town Gouse, al quinto piano di via Silvio Pellico. Il progetto di mixoligist robotizzata è dell’azienda fondata nel 2014 da Carlo Ratti – ingegnere e architetto, oltre che professore e direttore del Senseable City Lab del Mit di Boston – e amministrata da Emanuele Rossetti. A preparare i cocktail sono due robot, uno mixa e shakera, l’altro serve attigendo alle 158 bottiglie sul soffitto: i robot servono 80 drink all’ora. L'ordinazione può avvenire tramite l'App Makr Shakr o, nel caso del The View, con un aiuto umano. Il robot lava lo shaker e inizia a miscelare il cocktail desiderato.
Una curiosa sperimentazione, che rischia però di avere anche il retrogusto di un nuovo "schiaffo" subito da Torino, dopo le ben note vicende del Salone del libro, delle Olimpiadi e del Salone dell'auto. Il bar robotico era infatti stato sperimentato l'anno scorso sotto la Mole. Ed ora Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale a Torino presentera' un'interpellanza sul tema. Magliano ricorda che "nelle 400 ore di apertura della scorsa estate, presso l'Arcata di RoboTo' furono organizzati solo 12 eventi. Nel resto del tempo i robot produssero (e vendettero) cocktail; in caso di guasto erano sostituiti da baristi. Test, evidentemente, riuscito: lo scorso venerdi', con ampia copertura da parte di diverse fonti giornalistiche, il bar robotico "The View by Makr Shakr Rooftop" ha aperto in piazza Duomo a Milano" "Era questo - chiede Magliano - il compito dell'assessorato all'Innovazione? Permettere a soggetti privati di lanciarsi e crescere per poi andare a fare business, e portare ricchezza altrove? Per il bene di chi lavora, e ha lavorato, l'assessore Pisano? I quaranta posti di lavoro di cui si era parlato (e a proposito dei quali non abbiamo avuto altra risposta se non un'email indispettita) sono confermati? A Torino o a Milano? Che uso intende fare la Giunta, ora, delle Arcate 23 e 25 dei Murazzi? Se l'obiettivo di questa Giunta e' fare di Torino una succursale, una squadra satellite, una lontana periferia di Milano, ci sta riuscendo alla grande"