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Influencer, Nahum (Pd): "La sinistra si interroghi sugli idoli che si sceglie"

Influencer, Nahum (Pd): "La sinistra si interroghi sugli idoli che si sceglie"




"La sinistra deve interrogarsi sul perché è stata data importanza a presunti giornalisti o influencer finiti per diventare dei paladini". Il consigliere comunale milanese del Pd, Daniele Nahum, non la cita mai direttamente. Ma dalle sue parole si può intuire facilmente che una delle personalità "culturalmente inconsistenti" a cui fa riferimento sia Selvaggia Lucarelli, finita tra le polemiche dopo il caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice travolta da una tempesta mediatica e trovata morta ieri nel fiume Lambro a Sant'Angelo Lodigiano. La donna aveva replicato a una recensione di un cliente contrario alla presenza nel locale di omosessuali e disabili. Lorenzo Biagiarelli e la sua compagna Lucarelli hanno sollevato dubbi sulla veridicità della storia, e anche loro sono finiti a loro volta nel mirino delle critiche. "Ci sono dei personaggi che si sono costruiti su questo, sul mettere alla gogna le persone”, commenta Nahum in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano.

Nahum, ci spieghi meglio il suo pensiero.
La riflessione che faccio è sulla dinamica perversa dei social. Ci sono personaggi culturalmente inconsistenti come l’aria che creano gogne mediatiche contro dei poveracci che hanno meno strumenti rispetto a loro per difendersi e alle volte ci scappa pure il morto.

Come nel caso di Sant'Angelo Lodigiano?
La signora, se effettivamente ha creato una recensione falsa, lo ha fatto per crearsi un riconoscimento da parte del popolo del web. In questa vicenda drammatica, emerge il fatto che questa donna non aveva gli strumenti necessari. Se ti ritrovi in una tempesta così, attaccata da chi ha milioni di follower, e magari hai anche delle turbe personali, potrebbe purtroppo finire così, come in questo caso.

Perché estende il tema alla sinistra?
Dobbiamo farci tutti una seria analisi di coscienza sull'aver dato importanza a persone simili. E interrogarci sul perché abbiamo creato personalità di questo tipo, che hanno anche un peso politico e che sono diventate paladine della sinistra. Noi abbiamo le nostre colpe nel non aver più raccontato niente, appaltando certe battaglie a questi sedicenti giornalisti o influencer. Siamo stati noi, anche come classe politica, a portarli sul palmo della mano, come nel caso di Aboubakar Soumahoro.

Come invertire la tendenza?
Spero inizino a livello mediatico a cadere delle teste. Rimango stupido da gente che ha fatto palate di soldi passando con assoluta leggerezza dal commentare i balletti delle vecchie glorie decadute degli anni ottanta a fare gli esperti di guerra, mettendo in dubbio gli stupri di massa di Hamas, commentando le inchieste di testate internazionali e producendo fake news. Poi, però, se la vanno a prendere con dei poveracci. Ci sono persone che sono diventate ricche sputtanando altre persone. E questo non è giornalismo. La crisi della sinistra non deriva solo da questo, ma aver dato importanza a questa gente fa arrabbiare le persone che dovremmo rappresentare. Iscriviti alla newsletter








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