Dopo LE TRENTENNI, non potevamo non addentrarci nel mondo del “Lui” milanese 3.0. Ringraziamo Francesco Boz – L'Oltreuomo per questa intervista.
Chi sono gli uomini di L’OltreUomo in 3 parole??In 3 parole sono: Francesco, Andrea, Agostino. Se vuoi anche i cognomi le parole diventano almeno 6.
I vostri post, spesso, sono demenziali: riflessioni sul target a cui vi rivolgete oppure solo una gran voglia di leggerezza? ?Secondo me [Francesco Boz, N.d.r.] non siamo demenziali. La maggior parte delle nostre liste un utilizza l’assurdo come strategia comica, anzi, la maggior parte dei nostri post non fa nemmeno ridere. Quello che facciamo è elencare stereotipi.
Perché l’idea di questo portale? ?Ti svelo un segreto, siamo tre persone che non sanno fare niente. E quando non sai fare niente l’unica cosa che puoi fare è scrivere. Tutti possono scrivere. Se da giovani avessimo imparato un mestiere ora faremmo altro.
Quando è nato? [...]
Quando è nato??Nel 2011. Eravamo ubriachi, spesso queste cose vanno così. Non ci siamo stati attenti e dopo era troppo tardi. Abbiamo deciso di tenerlo.
Il vostro fine??All’inizio era volevamo diventare famosi, superare i blog umoristici che esistevano già, per esempio Spinoza o il Deboscio. Quando abbiamo iniziato a fare più visite di loro abbiamo capito che era un obiettivo molto miope. E allora abbiamo trovato una motivazione più nobile: fare soldi.
Da dove nascono i vostri post??Storie di vita vera. Tipo il realismo di Verga. […]
Perché siete così tanto letti e condivisi, secondo voi? Sono più le donne o gli uomini a supportarvi? ?Siamo letti e condivisi perché parliamo di cose che conoscono tutti perché sono la vita. Ti faccio un esempio. Se faccio una battuta su Sanremo, chi la legge, per capirla è costretto a guardare Sanremo. Ma se invece faccio una battuta sui compagni di classe, tutti capiscono subito di cosa parlo. E comunque ci leggono più donne che uomini. [Continua dopo il salto]
Qualcuno che vi abbi mai criticato pesantemente e sì, su cosa??Il fil rouge della critica all’Oltreuomo sono gli errori di grammatica. Non rileggiamo quasi mai quello che scriviamo quindi i nostri articoli sono pregni di strafalcioni.
L’ultimo tormentone è Sii come Giulia: chi è Giulia? E perché avete scelto proprio lei? Come ve la immaginate fisicamente? […]
L’ultimo tormentone è Sii come Giulia: chi è Giulia? E perché avete scelto proprio lei? Come ve la immaginate fisicamente? ?Sinceramente sono domande che non mi sono posto. Abbiamo semplicemente copiato il format americano be like Emily e via di plagio.
Tre cose di cui non scriverete mai??È come con le domande della patente, se c’è la parola “mai” o la parola “sempre” la risposta è falso. Riformulo, l’Oltreuomo non ha la struttura di una redazione, quindi non ha regole editoriali da seguire. Scriviamo di quello che funziona. Quindi potenzialmente potremmo scrivere di qualsiasi cosa.
Tre cose che farà L’OltreUomo entro il 2016.?Tre cose sono tante. Te ne posso dire una che realizzeremo se riusciamo a venire a patti con la nostra pigrizia: i video.