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La generazione che ha fatto cose giuste si merita di alzare il debito pubblico

La generazione che ha fatto cose giuste si merita di alzare il debito pubblico

"In Europa si prende e si perde tempo per discutere se emettere o meno i famigerati “corona bond”, un nome nuovo di zecca per un concetto vecchio quanto l’economia liberale: fare debito. Peccato che “fare debito” non sia una categoria dello spirito a se stante priva di conseguenze sul piano pratico. “Fare debito” vuol dire svendere il futuro dei nostri figli, vuol dire condannarli a un’esistenza ancora più tetra e precaria di quella già affrontata dalla generazione degli attuali 30-40enni" - LEGGI LA RUBRICA DI FRANCESCO MAZZA “ACCORONATI" QUI 

LA RISPOSTA DI FABIO MASSA

Caro Francio (e caro Francesco Cancellato), avete perfettamente ragione ma. E' pur vero che per gli psicologi ogni concetto espresso prima del ma è privo di qualunque tipo di importanza, ma (ci risiamo!) vi prego di credermi: leggendo il vostri pezzi davvero mi avete convinto. Francesco Cancellato scrive quello che oggi è impopolare scrivere: ovvero che con gli eurobond stiamo scaricando debito sui figli. Tu gli dai ragione, sottolineando le politiche assurde a cui ci hanno abituato i nostri governanti fino ad oggi. E fin qui, sono convinto come te, come voi. Ho due figli, e vorrei per loro un "meglio" che sono già sicuro di non poter assicurare. E' anche vero però che ogni generazione ha le sue responsabilità, e in questo casino non molte la nostra (cioè la mia che poi è anche la tua, Francio e quella di Francesco, giacché il nostro compleanno è separato da una manciata di mesi nei primi anni '80). Parliamoci chiaro: non abbiamo creato noi il debito. Noi al massimo abbiamo cercato, tramite l'Europa, di fare politiche responsabili per contenerlo. E ancora: non abbiamo creato noi la crisi di Lehman, ma i tromboni della generazione prima che truccavano i conti e alla fine l'hanno scaricata su di noi. E ancora, per venire all'Italia: non siamo noi i dipendenti pubblici, i garantiti, gli assistiti, giacché il blocco dei turnover di fatto ci ha precluso anche quella comoda via. Di che cosa ci dobbiamo rimproverare, noi quarantenni? Di aver votato Renzi e Di Maio? Forse. Ma non ci scordiamo di quel che è stato prima, che ha fatto esplodere il debito pubblico. E di certo non ci abbiamo guadagnato un fico secco, a votarli. A differenza di chi ha approfittato della Scala Mobile eccetera eccetera. Pensateci, tu e soprattutto Francesco, che da sempre è un grande fan della Merkel. La nostra è la generazione delle cose giuste. L'Europa dei popoli contro le guerre. La riunificazione della Germania. Le libertà. La competitività. Il lavoro senza reti di protezione. Che cosa ne abbiamo avuto in cambio? Un'Europa che ha fatto fallire la Grecia e che ha sempre puntato a sbattere fuori noi, e la Spagna, e il Portogallo. Una Germania che, tralasciando gli sconticini che le abbiamo fatto dopo le due guerre mondiali, oggi ci lascia alla deriva. I Paesi nordici che guardano solo ai loro interessi. Forse i tanto vituperati britannici l'hanno capito irrimediabilmente prima di noi, e hanno tratto le ovvie conseguenze. E ancora, sulle riforme per rendere competitivo il mondo del lavoro: ci abbiamo rimesso la nostra pensione, giacché quel genio di Maroni ha pensato a tutto, tranne al fatto che se nessuno versa all'Inps le pensioni non le prende più nessuno. Ok, dobbiamo pensare ai nostri figli, alle generazioni future. Ma a noi, chi ci pensa? E' egoismo? Forse sì. Ma ritengo che quanto a quote di sfiga, tra anno bisesto, con due Papi, con la peste del millennio, e il quarto reich incompetente abbiamo già dato abbastanza.

fabio.massa@affaritaliani.it

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    debito pubblico







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