La paraculaggine dei pediatri e il default-tamponi
Una previsione su quello che accadrà a breve: decine di giorni di lavoro persi per mamme e papà al primo starnuto a scuola dei figli...
La paraculaggine dei pediatri e il default-tamponi
La paraculaggine. E una previsione: nel giro di due settimane, massimo un mese, compariranno i cartelli e i banner e i post delle influencer e degli influencer e una bella campagna con la richiesta di dimissioni del presidente, dell'assessore, del direttore generale e pure dell'usciere di Regione Lombardia. Nel giro di 24 ore siamo incappati in due storie identiche, che promettono di essere un terrificante leitmotiv per i papà ma soprattutto per le mamme, che più di tutte stanno pagando il prezzo lavorativo del Covid. Le due storie sono identiche, arrivano da Milano. Bambini delle materne portati a scuola si mettono a starnutire. Del tutto normale. Il protocollo impone alla scuola di chiamare i genitori, che vanno a riprendere i figli. Per essere riammessi hanno bisogno di un certificato.
Il certificato lo rilascia il pediatra. Come? Dopo aver visitato i bambini e verificato che non ci siano sintomi Covid. Se dovessero esserci sintomi Covid il pediatra attiva il servizio di tamponi dell'Ats locale, che chiama i genitori, effettua il tampone al bambino e nel giro sperabilmente di un paio di giorni dà il risultato. "Danno" minimo per il lavoro? Tre giorni pieni. Ma per la sicurezza questo e altro. Il problema è che nei due casi, identici seppur in zone diverse, il pediatra non ha neanche visitato i bambini. Direttamente al telefono ha informato che avrebbe chiesto il tampone. Così, se tutti faranno così durante la stagione influenzale è prevedibilissimo che i sistemi di tamponatura e screening andranno completamente in tilt. Perché? Perché i pediatri si paraculano ordinando tamponi senza visita.
Piccolo corollario: se il sistema dovesse andare in tilt, i giorni di lavoro persi saranno decine. Forse oltre agli appelli agli insegnanti per la scuola si sarebbe dovuto fare appello al senso di responsabilità dei pediatri. E - in subordine - alla madonna di Lourdes. In certi casi ci vuole infatti un miracolo.
Commenti