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Milano
La petizione per San Siro il 15 luglio al Parlamento europeo
Il futuro dello stadio di San Siro rappresenta uno dei dossier da risolvere per la prossima amministrazione comunale

La petizione per San Siro il 15 luglio al Parlamento europeo

Il prossimo 15 luglio la Petizione per San Siro, presentata dal Comitato Coordinamento San Siro lo scorso novembre e sottoscritta da numerosi altri comitati che costituiscono la Rete dei Comitati milanesi, verrà discussa al Parlamento Europeo. Lo fanno sapere i promotori che ricordano che "lo scorso febbraio era stata accolta con votazione unanime e procedura d’urgenza dalla Commissione Europea".

"Con la Petizione . sottolineano i comitati -, da una parte si sostiene la conservazione con ristrutturazione e ammodernamento di un manufatto storico e perfettamente vitale, lo stadio Meazza, dall’altra si vuole impedire l’annientamento di un parco urbano piantumato di oltre 5 ettari che si verificherebbe se venisse dato corso al progetto di costruzione di un nuovo stadio insieme a grattacieli e centri commerciali. Si sottolinea in particolare l'anomala situazione di un bene demaniale che verrebbe ceduto a privati per realizzare tale mega complesso immobiliare".

“Le istituzioni europee hanno mostrato una grande sensibilità per il tema San Siro già quando la Commissione - all'unanimità dei suoi componenti - ha accolto la nostra Petizione. Ora un ulteriore importante passaggio con la presentazione e discussione al Parlamento Europeo. Confidiamo in un suo pronunciamento favorevole" ha dichiarato Gabriella Bruschi, presidente del Comitato Coordinamento San Siro, che in quanto presentatrice e prima firmataria della Petizione è stata chiamata a discuterla all’interno del Parlamento."Le istituzioni europee hanno compreso che in gioco non c’è solo la tutela di un manufatto storico, ma anche la difesa di una grande area verde che potrebbe essere valorizzata con un parco, invece di essere fagocitata dal cemento" ha aggiunto Bruschi.

"Distruggere un ambiente naturale a favore del cemento è un’azione contraria a qualsiasi considerazione ambientale. Tanto più dopo lo stravolgimento della pandemia. Tanto più se esiste un’alternativa praticabile sia da un punto di vista ingegneristico sia di sostenibilità finanziaria: la proposta depositata dai cittadini insieme a documenti e studi approfonditi. Speriamo ora nella sensibilità degli europarlamentari”.

“Sono perfettamente d’accordo con il Comitato di Coordinamento San Siro nel chiedere la ristrutturazione dello storico stadio Meazza, in luogo della costruzione di un nuovo stadio. Costruire quest’opera mastodontica significherebbe sostenere un enorme processo di cementificazione e perdere un’area verde di oltre cinque ettari. Si tratta di un polmone verde utilissimo per ridurre i picchi termici e migliorare la qualità dell’aria di un’area che ha gravi problemi in questo senso", ha detto l’europarlamentare Eleonora Evi.

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