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Milano
La Scala si espande in via Verdi: nuovi uffici e sala prove orchestra
La Scala si espande in via Verdi

La Scala si espande in via Verdi: nuovi uffici e sala prove orchestra

Sembra la prima scena de “Le nozze di Figaro”, quando il protagonista canta: “Cinque, dieci, venti, trenta, trentasei, quarantatrè”, mentre misura il nuovo appartamento destinato a lui e a Susanna dal Conte. Lì erano centimetri, mentre stamattina alla Scala si è discusso di metri e di milioni: 16 metri di profondità, 40 di altezza, 17 piani, 23 milioni. Stiamo parlando della Torre Botta, aperta in via Verdi 3 (su un terreno acquistato dalla Scala nel 1998, ai tempi della sovintendenza Fontana), che ospiterà nuovi uffici, sala prove orchestra e balletto e una nuova area prodottiva alle spalle del palco, che permetterà di raggiungere una profondità scenica di 74 metri, una delle più profonde al mondo, e consentirà anche di eseguire i premontaggi delle scene durante gli spettacoli, col risultato di migliorare l'efficienza organizzativa della macchina teatrale.

La nuova sala prove della Scala

Ne hanno parlato stamattina in teatro l'architetto Mario Botta, progettista di questa estensione concepita in continuità con la prima ristrutturazione del 2002-2004 (sempre firmata dall'architetto ticinese), insieme al sindaco di Milano e presidente della Fondazione Teatro Alla Scala Giuseppe Sala e al sovrintendente Dominique Meyer.

La nuova sala prove, che diventerà anche sala registrazione (302 mq, 20 metri x 13 x 14 di altezza) deve essere ancora allestita con i rivestimenti in legno (l'ingegneria acustica è già stata progettata) e inizierà l'attività a partire dalla prossima primavera.

Il costo complessivo dell'opera è di 23 milioni

Il costo complessivo dell'opera (Sala ha sottolineato la rapidità nell'esecuzione, essendo stato aperto il cantiere nel marzo 2021) è di 23 milioni, di cui 14 vengono dalla Scala (con ammortamento di 400mila euro all'anno), 8 dallo Stato e 800mila dalla Regione (era presente anche il presidente Attilio Fontana). Operazione in equilibrio economico, sottolinea il sovrintendente: da una parte è stato rimborsato in anticipo il mutuo, con risparmio di 300mila euro all'anno, dall'altra il personale che attualmente lavora nella sede distaccata di via Torino verrà trasferito nei nuovi spazi, consenendo di non pagare più l'affitto di 300mila euro all'anno.

Il sindaco Sala conclude: “Il destino di Milano e della Scala vanno sulla stessa direzione: andare sempre avanti, guardando al futuro e anticipandolo”.

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