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"La seconda opportunità" e il Manifesto della nuova educazione di Pepita

"La seconda opportunità" e il Manifesto della nuova educazione di Pepita

Si è tenuta online la tavola rotonda dedicata all’universo educativo, La seconda opportunità – Il coraggio di Educare, Educare al coraggio. Un doppio appuntamento in videoconferenza organizzato da Pepita, cooperativa sociale con esperienza ventennale nel settore, che ha messo di fronte istituzioni, famiglie, ragazzi ed educatori, ma anche giornalisti e influencer, per confrontarsi in modo diretto e aperto sui temi della scuola, dell’educazione e del mondo dei giovani.

Dalla loro voce gli educatori e gli psicologi di Pepita ha raccolto esperienze, spunti e suggerimenti che sono stati inseriti in un “Manifesto della Nuova Educazione”. Uno strumento che sarà distribuito alle agenzie educative sul territorio lombardo.

La prima giornata era rivolta al mondo della scuola e degli oratori, con i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nella crescita dei giovani, mentre la seconda ha visto un dibattito tra personaggi pubblici e i ragazzi stessi.

“Per me – ha concluso Ivano Zoppi, presidente di Pepita - l'educazione non è determinata a prescindere ma è una risposta. Una risposta a delle domande, a delle istanze che arrivano dai ragazzi e bisogna essere pronti ad ascoltarle, ad accoglierle per fornire delle risposte di senso”.

Lo stesso impegno che hanno dichiarato le istituzioni che si sono dette pronte a restare in ascolto per raccogliere le esigenze dei ragazzi, creando occasioni di condivisione e collaborazione sinergica tra scuole, servizi educativi e oratori.

I rappresentanti dell'educazione formale (docenti) e non formale (educatori, volontari di parrocchia, operatori sociali) hanno anche compreso la straordinaria capacità di essere proattivi e portavoce di bisogni dimenticati di bambini e ragazzi, che devono essere protagonisti del dialogo.

“Questi momenti di confronto – ha proseguito Zoppi – non sono solo occasioni per dibattere, ma possono diventare, se previsti con sistematicità grazie ai sistemi integrati di videoconferenza, opportunità di incontro per ascoltare e parlare con i ragazzi, per costruire in modo partecipato la seconda opportunità”.

È possibile riguardare le dirette delle due giornate sul canale Youtube di Pepita a questi link:

27 gennaio 2021 - https://youtu.be/rlvNdVgbszg

28 gennaio 2021 - https://youtu.be/FIH3lhsXHoo

Sullo stesso canale si trova anche il cortometraggio realizzato da Dajko Comunicazione in collaborazione con gli educatori di Pepita e con la regia di Davide Carafoli, che dà il titolo alla giornata di studio e confronto: La seconda Opportunità.

Di seguito il Manifesto in sintesi.

La versione completa è scaricabile al link: https://www.pepita.it/il-manifesto-della-nuova-educazione-2/.

Il Manifesto della Nuova Educazione

A tutti noi che ci occupiamo di educazione il tempo presente chiede di non perdere l’opportunità. L’opportunità di costruire un modo nuovo di stare accanto ai ragazzi, di ascoltarli, di prenderci cura di loro e di mostrare loro un volto adulto capace di comprenderli, accompagnarli e aiutarli a crescere. Questo manifesto, frutto del lavoro di riflessione e di confronto condiviso, vuole essere un richiamo al coraggio di educare e un punto di partenza verso un nuovo modo di fare educazione, che faccia tesoro di quanto vissuto per aprire nuove strade di senso e di azione.

Il coraggio di educare
Un’educazione che faccia del coraggio di stare nell’incertezza uno spazio per comprendere chi siamo e chi vogliamo essere.

L’etica della relazione
La relazione etica tra persone è vero interesse per l’altro come co-costruttore della nostra persona e della nostra comunità.

Il villaggio dell’educazione
Educare è azione dell’intera comunità sui singoli e insieme sulla comunità stessa, è lavoro di rete tra le diverse agenzie educative

Essere pronti a prenderci cura
La prevenzione come spazio di cura, con professionisti pronti e preparati a prendersi carico dei minori nel momento del bisogno

Azione nella non-azione
Darsi il tempo per ascoltare, per pensare a quello che succede, interrogarsi e confrontarsi con gli altri, è già azione stessa.

Accessibilità dei servizi educativi
Fragilità intesa non solo come caratteristica della persona ma anche come distanza dai servizi educativi. Servizi più accessibili per una migliore cura educativa.

L’umanesimo digitale
L’educatore non chiede alla tecnologia di sostituirlo ma di essere alleata nel sostenere e difendere il lavoro umanistico dell’educazione.

La genitorialità orizzontale
Il tutore, il genitore come soggetto autorevole e non autoritario, responsabile e non colpevole, presente e non invadente.

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