Le grandi sfide sul futuro dello sviluppo di Milano
La mancanza di un'èlite lungimirante e con poche iniziative potrebbe essere la vera sfida per il futuro della città
Milano è riconosciuta come una delle aree metropolitane più competitive in Europa e nel mondo, grazie alla sua forte economia, alla sua ricchezza e diversità culturale. Nonostante il successo attuale però molti osservatori lamentano una mancanza di élite in grado di avere visione e iniziative per guidare il futuro sviluppo della città. L'assenza di questo tipo di élite in grado di delineare una strategia a lungo termine si riflette principalmente nella poca attenzione verso temi come ricerca e lavoro e con una grande attenzione invece a temi che potrebbero portare ad una maggiore debolezza a lungo termine. Tutto questo, unito al conformismo del politicamente corretto, potrebbe limitare le capacità del capoluogo lombardo ad adattarsi a quelle che sono le sfide future e potrebbe portare a decrescere la sua influenza nazionale oltre che a creare disuguaglianze all'interno delle province lombarde.
Lo sviluppo di Milano tra Tangentopoli e la Legge Biagi
Post Tangentopoli, lo sviluppo di Milano ha ricevuto una forte trasformazione e il capoluogo lombardo si è con il tempo riaffermato il centro finanziario e culturale dell'Italia e dell'Europa. In questo clima è emersa la necessità di affrontare le sfide del lavoro e le condizioni dei lavoratori con la Legge Biagi che cerca di includere le fasce più deboli nel mercato del lavoro, rendendo così Milano più dinamica, al passo coi tempi e con le sfide del mercato globale. Nonostante alcune critiche che ha sollevato, la legge Biagi è riuscita a modernizzare il mercato del lavoro e ha reso Milano un ambiente estremamente attrattivo per gli investimenti che l'hanno portata ad essere una delle aree più competitive della penisola.
La poca lungimiranza del politicamente corretto
Oggi però, il posizionamento progressista del politicamente corretto delle élite ha portato a una maggiore noncuranza riguardo le reali contraddizioni sociali della città ed è entrata in contrasto con la mancanza di visione del futuro di Milano. Negli ultimi anni le istituzioni sembrano infatti interessarsi di meno alle questioni riguardo il lavoro e alle produzioni reali e molto di più verso la finanza speculativa, confermando la poca lungimiranza delle élite nel tracciare dei progetti duraturi per la città.
Le sfide future e l'efficienza delle province lombarde
Questa situazione di contrapposizione tra le sfide future che Milano deve fronteggiare e le istituzioni della città incapaci di avere una visione completa sui temi da affrontare è nota a diversi esperti che dicono sia necessario che le élite mantengano una visione critica e orientata all'azione per far fronte alle vere contraddizioni sociali per mantenere Milano alla guida delle città più competitive in Italia. Una svolta positiva pare arrivare dalle altre province lombarde che risultano essere più efficienti e dinamiche riguardo il tema del lavoro e dello sviluppo futuro per mantenere Milano e l'intera Lombardia come una delle teste di serie in Europa.