Milano
Liliana Segre al consiglio regionale lombardo: "Mondo verso deriva d'odio"

La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al lager nazista di Auschwitz, in visita al consiglio regionale lombardo
Liliana Segre al consiglio regionale lombardo: "Mondo verso deriva d'odio"
La senatrice a vita, Liliana Segre protagonista al consiglio regionale lombardo: e' stata accolta da un lungo applauso. La senatrice, che e' sopravvissuta al lager nazista di Auschwitz, prima di intervenire nell'aula regionale ha visitato la mostra del museo della Brigata ebraica, esposta al Pirellone, sede del Consiglio lombardo. Al suo arrivo e' stata accolta dal governatore Attilio Fontana e dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi.
Questo il suo intervento: "Negazionisti di oggi negheranno sempre di piu' e avranno un grande successo, perche' e' molto piu' facile credere che tutto questo non sia avvenuto che ammettere che un uomo puo' arrivare a fare cose indicibili". "Non c'e' censura nella mozione contro l'hate speech, c'e' solo sentimento di chi l'odio l'ha visto predicare prima con parole e poi con fatti e non posso, anche se sono cosi' vecchia, smettere di combattere contro l'odio. Il mondo va verso una deriva di odio e io invece voglio predicare pace e liberta'". "Di una sola cosa posso essere portatrice al Senato italiano - ha aggiunto Segre - di una mozione contro l'odio in tutte le sue forme senza distinguo. Se non si fa la predica, senza smettere mai un minuto, contro l'odio allora si accettano atteggiamenti di oggi di piccolo odio quotidiano".
Il dolore per la deportazione del nonno: "Era orgoglioso di essere milanese"
La deportazione di mio nonno "e' una cosa che non affronto mai, ma oggi ne ho voluto parlare", perche' lui era "orgoglioso di essere milanese". Giuseppe Segre, nonno di Liliana, fu deportato nonostante soffrisse di Parkinson. Dopo la liberazione da Auschwitz, "in una tappa" del viaggio verso casa, ha spiegato Segre, "incontrai delle italiane, dissi come mi chiamavo e una mi disse che aveva incontrato i miei nonni, era stata deportata con loro, vuol dire che mio nonno in quelle condizioni, non era in grado di fare nulla, erano arrivati vivi ad Auschwitz. E questa di tutte le cose sofferte dalla mia famiglia, che e' stata sterminata, l'idea che il nonno fu deportato in quella situazione e' qualcosa che non affronto mai, ma oggi ne ho voluto parlare per la sua milanesita' e il suo orgoglio di essere di Milano"
Fontana: "I nostri ragazzi siano 'pietr di inciampo' per la memoria"
"Contro l'oblio e l'indifferenza, la Regione Lombardia c'è". Così il governatore Attilio Fontana, "Benvenuta in questa aula, che è il luogo della democrazia. Benvenuta e grazie. Il grazie - ha sottolineato - credo sia doveroso per la sua presenza e la sua testimonianza che sicuramente arricchirà ciascuno di noi. Credo che il dramma dello Shoah sia un vulnus scolpito per sempre nella storia europea ed italiana. Dobbiamo ricordare e sentircene responsabili. Questo avviene ogni anno alla Giornata della memoria, per evitare che si verifichino due mali che ritengono orribili come l'oblio e l'indifferenza. Soltanto la memoria ci protegge, concedendoci di superare l'indifferenza".
"Chiediamo ai nostri ragazzi di essere 'pietre di inciampo', di essere memoria viva di un passato che non deve ritornare". "Ma non basta - ha sottolineato Fontana - ogni equivoco va chiarito, ogni eroe va celebrato, ogni giusto va riconosciuto. Per questo voglio ricordare, tra le più recenti manifestazioni di vicinanza, l'approvazione, da parte del Consiglio regionale lombardo, lo scorso 5 novembre, di una mozione a sostegno della senatrice Segre contro gli attacchi rivolti alla sua persona e quella del 21 gennaio che impegna la Giunta a farsi portavoce presso il governo nazionale e istituzioni europee dell'istanza di stesura di un codice dal quale emerga una chiara definizione di antisemitismo". "Tra i fondatori della Fondazione Memoriale della Shoah, la Regione Lombardia ha fortemente creduto, sin dall'inizio, nel progetto di realizzazione del Memoriale, luogo certamente di omaggio alle vittime e di commemorazione, ma anche di confronto e dibattito civile", ha sottolineato il governatore.
Fermi: "Accogliamo invito a visitare il Binario 21"
"L'invito che ha fatto" la senatrice Liliana Segre, di far visitare il Binario 21 del Memoriale della Shoah a tutti i consiglieri lombardi, "sara' certamente accolto, adesso studieremo come, magari in occasione della Giornata della Memoria ci troveremo tutti li' come Consiglio regionale". A dirlo e' il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, a margine della seduta dell'aula, durante la quale e' intervenuta Segre. "Io l'ho visitato tante volte. Il Binario 21 non deve essere un museo ma deve essere frequentato, e' un luogo di riflessione", ha concluso Fermi.
Il Pd: "Consiglio regionale al Binario 21"
"Ringraziamo la Senatrice Liliana Segre per aver portato oggi in Consiglio regionale la sua testimonianza, per averci ricordato ancora una volta che l'Olocausto è frutto dell'odio e dell'indifferenza. Le siamo grati perché, nonostante atrocità che nemmeno possiamo immaginare, porta avanti, instancabile, una campagna contro ogni forma di odio. Per ringraziarla nel migliore dei modi, credo sia opportuno raccogliere il suo invito e organizzare presto una seduta del Consiglio regionale al Binario 21". Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale lombardo Fabio Pizzul, dopo il discorso in Aula della Senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz. "Se la memoria collettiva è l'antidoto all'odio, anche le nostre azioni politiche devono essere conseguenti. Negli anni Trenta e Quaranta le vittime dell'odio furono gli ebrei, i Rom, i sinti e chiunque fosse antifascista. Oggi la violenza esplode nei confronti degli immigrati, delle diversità. Un germe pericoloso, che mina alle fondamenta l'essenza stessa della democrazia. E su questo fronte non dobbiamo abbassare la guardia, non possiamo permetterci che l'irrazionale prevalga sulla ragione" ha concluso Fabio Pizzul.