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Lombardia, Formare per assumere: voucher ed incentivi per le imprese
Melania Rizzoli, Attilio Fontana, Guido Guidesi

Lombardia, Formare per assumere: voucher ed incentivi per le imprese

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano – La Lombardia è la prima Regione d’Italia che inverte il mismatch lavorativo. Le aziende lamentano una difficoltà sempre crescente nel reperire le figure professionali di cui necessitano: in base ai recenti dati, si è verificato un fenomeno paradossale per cui, anche in una stagione complessa dal punto di vista occupazionale, il lavoro sembra esserci ma mancano i lavoratori adeguatamente formati da assumere. Di qui la misura veicolata dal bando ‘Formare per assumere’. A partire dal 26 luglio , possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro che assumono persone prive di impiego da almeno 30 giorni e contestualmente attuano, prima o dopo l’assunzione, un percorso di formazione per colmare il gap di competenze in ingresso. Il bando è a sportello e prevede un primo stanziamento di 5 milioni di euro di euro, incrementabile con successivi step di finanziamento.

“Le imprese lombarde – ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – avranno a disposizione tre strumenti: un voucher formativo per finanziare la formazione ‘individualizzata’ dei futuri lavoratori, in modo che possano rispondere alle esigenze dell’impresa; un bonus occupazionale per incentivare la stipula dei nuovi contratti e, infine, un voucher utilizzabile per interventi di ricerca e selezione del personale da inserire”.

“Dietro al fenomeno del mismatch – ha commentato Fontana – si nascondono due possibili cause. Da una parte una reale difficoltà a reperire le competenze ricercate ma dall’altra una non adeguata retribuzione offerta ai lavoratori”. “La transizione digitale in atto – ha chiosato Fontana – porterà indubbiamente importanti conseguenze anche nel mondo del lavoro: dobbiamo essere pronti. Dobbiamo soprattutto avere il coraggio di proporre nuove idee, nuovi schemi, per ‘guidare’ la trasformazione senza farci travolgere dai suoi effetti.Dobbiamo sfruttare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza affinché si crei un tessuto che sia poi in grado di vivere in modo autonomo, costantemente, senza bisogno di ulteriori sussidi e sostegni”. 

“Il voucher per la formazione è riconosciuto, a seguito dell’assunzione – ha spiegato l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli – a copertura del costo sostenuto per il percorso formativo, fino un valore massimo di 3.000 euro per ciascun lavoratore assunto, a fronte del servizio fruito e della sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato”.

È riconosciuta la formazione avviata a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso, eventualmente anche prima dell’assunzione.  Ai fini della riconoscibilità del voucher, la formazione – di durata minima pari a 40 ore – deve essere erogata da un soggetto appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati per i servizi alla formazione con numero definitivo di iscrizione, da un’Università legalmente riconosciuta con sede legale e operativa in Regione Lombardia ai sensi della L.R. n. 33/2004 o da una Fondazione ITS con sede in Lombardia. È possibile l’ammissione al finanziamento di servizi formativi erogati da enti diversi dagli operatori accreditati regionali esclusivamente se finalizzati all’acquisizione di patentini o di specifiche certificazioni. “Incentiviamo inserimenti lavorativi di qualità – ha sottolineato l’assessore Rizzoli – e voglio evidenziare che i le nostre misure sono cumulabili con gli aiuti statali”.

“Andiamo incontro a un’esigenza specifica – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi – di cui poco si parla e che va avanti da troppo tempo. Abbiamo tantissime aziende che cercano lavoratori con competenze relative ai loro settori di attività e non li trovano. Di qui la nostra sperimentazione di offrire strumenti che consentano alle aziende di poter formare i futuri lavoratori in funzione delle richieste dai comparti in cui operano”.  L’altro elemento su cui si è soffermato l’assessore Guidesi è relativo all’importanza del ruolo delle aziende “nell’orientare e influenzare la formazione. I dati ci dimostrano che quando questo accade la capacità assunzionale delle aziende è altissima. Dobbiamo quindi incidere su quanto possono fare le aziende sui percorsi orientativi”.

VOUCHER PER I SERVIZI DI RICERCA E SELEZIONE – Il datore di lavoro può accedere ad un voucher per servizi esterni di ricerca e selezione del personale erogati da un soggetto appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati per i servizi al lavoro prima dell’assunzione a copertura del costo degli stessi, fino un valore massimo di € 500 per ciascuna assunzione incentivata. L’incentivo assunzionale è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo ed è differenziato in base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, come segue: Lavoratori fino a 54 anni: € 4.000; Lavoratrici fino a 54 anni: € 6.000; Lavoratori a partire da 55 anni: € 6.000;  Lavoratrici a partire da 55 anni: € 8.000. A questi importi si aggiunge un ulteriore valore di € 1.000 se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti. L’incentivo è concesso a fronte della sottoscrizione di contratti di lavoro subordinato attivati presso unità produttive/sedi operative della Lombardia, che, al momento della presentazione della domanda di incentivo, abbiano le seguenti caratteristiche: a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, anche in apprendistato (incluse le proroghe e le trasformazioni di contratti avviati dopo la data di pubblicazione dell’Avviso); a tempo pieno, a tempo parziale (di almeno 20 ore settimanali medie).

L’incentivo è riconosciuto successivamente al completamento del percorso formativo (comprovato dall’attestato di partecipazione) ed è subordinato all’effettività del contratto di lavoro e alla permanenza del lavoratore presso l’impresa, fatta salva una conclusione anticipata del rapporto di lavoro non addebitabile al datore di lavoro che determini la riparametrazione dell’incentivo.

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