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Lombardia, i Radicali scelgono Majorino: "Archiviamo anni di malgoverno"
Radicali italiani

Lombardia, i Radicali scelgono Majorino: "Archiviamo anni di malgoverno"

“La candidatura, ormai ufficiale, di Pierfrancesco Majorino alla presidenza di Regione Lombardia rappresenta l’occasione per archiviare anni di malgoverno in Regione e aprire finalmente un nuovo capitolo per i cittadini e le cittadine di questo territorio. Un’occasione che non possiamo mancare di cogliere e sostenere”. Lo dichiarano gli esponenti dei Radicali Italiani Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni. “La gestione di questi anni di governo del territorio da parte di Attilio Fontana e delle forze di destra che lo hanno sostenuto, Letizia Moratti compresa, è stato un fallimento totale: dal governo della pandemia alla spartizione partitocratica delle nomine dirigenziali in sanità fino alle case popolari”, spiegano i Radicali.

I Radicali: "Lombardia, tema della sanità è centrale"

“Tra i temi centrali per il futuro della Regione c’è quello della sanità o meglio della salute dei cittadini e delle cittadine. In Regione Lombardia”, dichiara la tesoriera Giulia Crivellini, “a febbraio dell’anno scorso era approdata in Aula la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Aborto al Sicuro’, che - promossa dall’Associazione radicale Enzo Tortora, Radicali Italiani, dall’Associazione Luca Coscioni e da una fitta rete di movimenti e associazioni - avrebbe permesso un passo in avanti nell’accesso ai servizi di interruzione volontaria di gravidanza sul territorio, puntando molto sull’educazione alla prevenzione. Dopo un surreale e ideologico dibattito è stata interamente bocciata dalla maggioranza Fontana. Ma di più: vi sono interi ospedali lombardi, come quelli a Gallarate, Iseo, Oglio Po, Sondalo e Chiavenna, che hanno il 100% di obiettori di coscienza".

La nota prosegue: "Sono dati che descrivono una situazione che al fianco del candidato Majorino vogliamo combattere con forza, affinché il servizio sanitario regionale garantisca che le scelte di autodeterminazione delle persone e il diritto a servizi sanitari essenziali vengano effettivamente garantiti. Con lo stesso Majorino, del resto, quando era assessore al Comune di Milano, abbiamo condiviso l'impegno su accoglienza e gestione dei flussi migratori con la raccolta di firme per la campagna Ero straniero. Siamo quindi pronti ad offrire al tavolo di coalizione di centrosinistra temi di iniziative e il metodo radicale”.

I Radicali: "Non poniamo alcun veto su Movimento Cinque Stelle o Verdi/Sinistra italiana"

“Come Radicali - proseguono gli esponenti del partito - abbiamo storicamente sempre subito i veti, mai imposti. Per questo in vista delle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio non poniamo nessun veto né al Movimento 5 Stelle né ai Verdi/Sinistra Italiana, nonostante una distanza considerevole soprattutto sulla guerra in Ucraina. Le Regioni spendono circa l’80% delle risorse in campo sanitario, quindi è principalmente su quello che vanno costruite le alleanze, non su altro. Inoltre nella decisione che il nostro Comitato nazionale dovrà prendere giusta rilevanza l’avranno i nostri iscritti, nonché i consiglieri regionali della Lombardia e del Lazio Michele Usuelli e Alessandro Capriccioli: ci diranno loro che rapporti in questi cinque anni hanno avuto con le altre forze politiche”.

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