Lombardia, il consiglio approva la manovra finanziaria regionale - Affaritaliani.it

Milano

Lombardia, il consiglio approva la manovra finanziaria regionale

Il relatore Giulio Gallera: "Sforzi straordinari per rafforzare la ripresa". Fontana: "Aumentano i servizi, non la pressione". Pd contro: "Regione in declino"

Anelli (Lega): "Grande attenzione nei confronti dei cittadini"

Così Roberto Anelli, Capogruppo della Lega al Pirellone, sull’approvazione del Bilancio di previsione 2022-2024, avvenuto oggi in Aula: "Un Bilancio di previsione che dimostra ancora una volta la grande attenzione che Regione Lombardia ha nei confronti delle esigenze dei cittadini. Partendo dal punto fermo di non aumentare assolutamente le tasse, siamo riusciti a potenziare i servizi alla popolazione e a stanziare ingenti cifre di risorse nostre, da affiancare a quelle del Pnrr, per investimenti in ogni provincia. Tutto questo, grazie ad una gestione oculata e virtuosa delle risorse regionali. Questa è la Lombardia: una grande regione capace di andare avanti anche nei periodi difficili e far fruttare le proprie potenzialità”.

“La Giunta regionale ha saputo muoversi nell’interesse dei cittadini e del territorio lombardo, cogliendo per prima le risorse provenienti dal Pnrr e riuscendo ad aggiungervi numerose risorse proprie – spiega Anelli – su quest’ultimo punto, va sottolineato come ancora una volta la giunta Fontana sia riuscita a varare una manovra di Bilancio in cui si riesce a contenere le spese di funzionamento dell’Ente, attraverso meccanismi virtuosi di efficientamento della struttura, liberando risorse da poter investire nelle politiche sul territorio. Tutto questo, inoltre, mantenendo e anzi migliorando il livello dei servizi erogati”.

“Capacità di cogliere le occasioni fornite dal Pnrr e gestione oculata delle proprie finanze sono gli ingredienti di questa manovra di Bilancio, che aumenta il livello dei servizi erogati e consente il finanziamento di centinaia di opere in ogni provincia lombarda. Governare e fare l’interesse dei cittadini significa fare questo: spendere di meno e dare di più. In Lombardia, è possibile” aggiunge il Capogruppo della Lega.

“Gli investimenti da realizzare l’anno prossimo, grazie sia ai contributi assegnati a Regione sia grazie a risorse proprie, verteranno in particolare sulle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici, incluso adeguamento e miglioramento sismico, sulla prevenzione del rischio idrogeologico e tutela ambientale, sulla viabilità e trasporti, sull’edilizia sanitaria e sull’edilizia residenziale pubblica. Quindi su ricerca e innovazione per le imprese. Gli stanziamenti ammontano ad oltre un miliardo di euro, divisi in due voci rispettivamente da 565,40 e 467,70 milioni di euro” aggiunge Anelli.

 

Il voto contrario del Pd: "Lombardia in declino, la Lega non ha progetti" 

“Lega e alleati hanno approvato un bilancio puntiforme, fatto di micro-interventi che non hanno un filo comune né un disegno di fondo. La Lombardia è in declino, la povertà e le diseguaglianze crescono, soprattutto a danno di giovani e donne, ma questa maggioranza non ha un piano per invertire la rotta. Le Regioni dovrebbero saper governare e programmare, affrontare i grandi temi: sono le cose che dovrebbe fare la Regione, ma questa maggioranza di centrodestra è senza prospettive e senza visione.” Così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul spiega il voto contrario del Partito Democratico al bilancio di previsione 2022-24 e relativa legge di stabilità.

Il discorso di Pizzul parte da alcune considerazioni sulla condizione economica e sociale della Lombardia, che illustra un lento declino che prosegue dal 2000 ad oggi. Prendendo dati del rapporto 2021 dell’ente di ricerca regionale Polis, più altri dati Svimez, il Pd ricorda che la Lombardia sta perdendo terreno in Europa e in Italia e che i lombardi sono più poveri di vent’anni fa. A farne le spese sono soprattutto giovani, donne e famiglie con figli minori.

Per reddito pro-capite, la ricca Lombardia è al 36° posto in Europa, avendo perso venti posizioni in venti anni.La povertà assoluta tra il 2005 e il 2019 è triplicata e nel 2020 è arrivata a sfiorare la media italiana.

I cosiddetti working poors, con stipendi che non bastano a vivere dignitosamente, sono quasi il 9%, e a farne le spese sono soprattutto donne e giovani. Le difficoltà dei giovani hanno ricadute sociali, come la denatalità: dal 2009 i nuovi nati sono diminuiti di oltre il 25%.

Anche sui dati economici ci sono indicatori allarmanti: la Lombardia è solo ottava in Italia per spesa in ricerca e sviluppo, addirittura penultima se consideriamo la componente pubblica.

In Lombardia cala la formazione permanente, soprattutto per le donne, e la banda ultralarga, fuori dalla città metropolitana di Milano e dalla provincia di Monza e Brianza, copre non più del 48% della popolazione.Tutto questo ha un costo: la Lombardia rimane la prima regione manifatturiera in Italia, ma vede una contrazione significativa delle attività industriali tra il 2011 e il 2019. Per valore aggiunto della produzione, inoltre, l’industria lombarda è solo settima in Italia.








A2A