Milano
Lombardia, la Consulta boccia il ricorso sulla legge elettorale regionale

Come aveva preannunciato Affaritaliani.it alcuni giorni fa, la Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso del costituzionalista Felice Besostri contro la legge elettorale lombarda. Maroni può dormire sonni tranquilli… Con la sentenza n.193, depositata oggi, di cui e' relatore il giudice Giuliano Amato, la Consulta ha infatti dichiarato inammissibile la questione relativa all'assegnazione del premio di maggioranza, sottolineando che "nella sua applicazione al caso concreto", ossia alle regionali 2013, "la disposizione censurata non ha prodotto alcuno degli effetti incostituzionali paventati dal rimettente: la maggioranza assoluta dei seggi, infatti, non e' stata attribuita ad una coalizione votata da una frazione minuscola dell'elettorato" e, si osserva nella sentenza, "il presidente a cui le liste erano collegate non e' risultato eletto con un numero esiguo di voti, ne' il voto disgiunto ha comportato voti per le liste collegate inferiori a quelli del presidente". Per questo, la questione sollevata dal Tar "risulta essere meramente ipotetica e pertanto non rilevante", affermano i 'giudici delle leggi'.
“Apprendo con soddisfazione i contenuti della decisione della Corte Costituzionale che respinge le questioni di legittimità sollevate rispetto alle ultime elezioni per la Regione Lombardia, giudica inammissibile la questione legata al premio di maggioranza e infondata quella sulla soglia di sbarramento. Una scelta che conferma la piena legittimità della composizione del nostro Consiglio regionale e toglie ogni possibile ombra o dubbio rispetto alla attribuzione dei seggi a valle del risultato elettorale del febbraio 2013, rispettando pienamente le scelte dei cittadini lombardi che hanno espresso con il loro voto un’indicazione chiara in merito alla guida della nostra Regione” lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo.