Milano
Lombardia, Pregliasco: "Limitare attività ludiche. Solo scuola e lavoro"

Il direttore sanitario del Galeazzi di Milano: "Serve un grande sforzo collettivo per ridurre i contatti al minimo indispensabile"
Lombardia, Pregliasco: "Limitare attività ludiche. Solo scuola e lavoro"
"Possiamo dire che quello che sta accadendo era attendibile e atteso. Le seconde ondate sono un fatto storico", dice in un'intervista al Corriere della Sera il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano. Ma la situazione, assicura, "e' diversa da prima" perche' "ogni giorno riusciamo a fare piu' tamponi". Tuttavia il virologo avverte: "Penso sia giusto andare nella direzione di una chiusura netta degli ingressi esterni" perche' "dobbiamo essere pronti a quella ipotesi" del lockdownn "e prepararci psicologicamente a scenari peggiori, ma senza l'ansia e il senso di vuoto di quella notte di pre lockdown". Pregliasco sostiene che intanto "va sottoscritto un grande patto sociale. Un grande sforzo collettivo per ridurre i contatti al minimo indispensabile. Scuola, lavoro: il resto ora va stornato". Ovvero, "penso che si debba intervenire partendo dai contatti non essenziali. Certo, la didattica a distanza potrebbe aiutare soprattutto nel caso dei ragazzi piu' grandi. In classe potrebbero andare i piu' piccoli, anche per non creare ulteriori disagi ai genitori che lavorano". E per questo obiettivo "e' fondamentale trovare spazi per isolare chi necessita di cure semplici, ma anche per garantire quarantene sicure. Siamo in un limbo critico, ma gestibile. Con buone dosi di responsabilita'", dice il medico.
"Oggi avremo un incontro del Comitato tecnico scientifico regionale, nel quale si discuteranno iniziative da modulare che presumibilmente andranno in quel senso", preannuncia Fabrizio Pregliasco intervenendo poi ad 'Agorà' su Rai3. "Credo che in questo momento - anticipa l'esperto - potremmo attuare provvedimenti che non siano scioccanti e micidiali, ma che" proprio per evitare interventi più drastici in futuro "prevedano restrizioni soprattutto in quella che è l'attività ludica". "Credo che in questa fase bisognerà assolutamente tenere fermi gli aspetti che ci interessano di più" e cioè "la scuola e il lavoro", prosegue l'esperto. Le misure dovrebbero quindi riguardare "la parte più ludica e non indispensabile" delle attività. "Purtroppo ci saranno degli effetti anche negativi che dovranno essere valutati", precisa. Ma "questo è un elemento che, se attuato bene, ci permetterà di evitare lo spettro di altre opzioni che purtroppo vediamo già in essere in Inghilterra o in Francia". L'obiettivo è scongiurare l'incubo di un "lockdown generalizzato: sarebbe efficace da un punto di vista sanitario, ma devastante per il resto - avverte il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - Però" per evitarlo "dobbiamo parlarne, in termini di pianificazione e interventi modulari".