Maddalena Messina Foscari Leopardi: una moderna principessa in quarantena.FOTO - Affaritaliani.it

Milano

Maddalena Messina Foscari Leopardi: una moderna principessa in quarantena.FOTO

Intervista a cura di Carlo Traggia di Baio

Nobildonna siciliana verace ed orgogliosa, diventata vera milanese: ecco come Maddalena Messina Foscari Leopardi ha affrontato l'emergenza Coronavirus

Maddalena Messina Foscari Leopardi: una moderna principessa in quarantena...

Messina Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi, questi i cognomi anagrafici. Principessa di Costantinopoli (con il trattamento di Sua Altezza Imperiale), principessa di Scilla e Cariddi, duchessa di Milazzo, marchesa di Rocca Valdemossa, marchesa di Montaperto Pujades, contessa di Noventa (Zellarino e San Bruson), contessa di Ortemburgo, contessa di Montelupone (San Leopardo e Monte Sabulo),  contessa di Espartal, baronessa di San Paterniano e Somareg, patrizia di Venezia e Roma, nobile di Gerusalemme, Aragona e del Sacro Romano Impero: questi gli spettanti titoli nobiliari.

Intervistiamo Maddalena, 41 anni, moglie del principe Ezra, mamma di Mara Delia e Anna Rachele di 10 e 7 anni, nobildonna siciliana verace ed orgogliosa, diventata vera milanese, laurea in economia aziendale alla università Bocconi, dirigente d'azienda, donna molto sobria e concreta, e per questo molto apprezzata. A volte persino imbarazzata a parlare della incredibile storia della sua famiglia che vanta, nei propri documentati alberi genealogici, imperatori, papi, dogi,  principi, cardinali, condottieri e generali, ma anche lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed il poeta Giacomo Leopardi.

Cosa vuol dire essere una principessa nel 2020 in una Repubblica?

Domanda difficile a cui rispondere, bisognerebbe aver potuto sperimentare la vita da Principessa nel periodo delle grandi monarchie. Sono una donna moderna che lavora e fa la mamma a tempo pieno, quindi credo che nel 2020 Principessa vuol dire avere sani principi ed insegnarli alle proprie figlie, credere nella Famiglia e nei rapporti con tutti i membri di essa. Riuscire a condividere e portare avanti gli ideali ed i ricordi che sono stati della Famiglia (Imperiale), e grazie alla Associazione Archivio Storico Tomassini (associazione No Profit) stiamo provando ad aiutare le famiglie in difficoltà e le forze dell’Ordine ( di cui mio marito ne fa parte) in questo periodo particolare della nostra vita.

E come si sente una vera siciliana a Milano?

A settembre 2020 saranno 23 anni che vivo a Milano, giunta da una realtà famigliare dove ero sotto una campana di vetro, mi sono trovata per scelta in una Città metropolitana con ritmi completamente diversi, con situazioni difficili da affrontare e capire ma con una gran  voglia di riuscire a sperimentare e farcela da sola, conscia delle radici  forti e profonde che ho in Sicilia grazie alla mia Famiglia di cui sono orgogliosa. Milano è la città che ho scelto per affermarmi professionalmente, per creare la mia famiglia ma la prima cosa che farò appena l’emergenza Covid 19 sarà archiviata sarà quella di andare a casa nella mia Milazzo.

Come ha affrontato l’emergenza coronavirus?

Come tutte le mamme lavoratrici ho cercato di conciliare al meglio il lavoro da casa al computer con la gestione della didattica a distanza delle mie bambine. Non sono mancati momenti di sconforto ma la gioia di vivere delle mie bambine ed il buon umore di mio marito mi hanno risollevato dai momenti più bui.

I cavalieri e le dame dei vostri ordini sono stati impegnati nella protezione civile, cosa propone di fare alle istituzioni per aiutare le famiglie italiane?

In questi mesi grazie alla nostra Associazione, molti cavalieri e dame hanno potuto aiutare le famiglie indigenti e sono state consegnate centinaia di mascherine sia alle forze dell’ordine che ad alcune Chiese, sia ortodosse che cattoliche. Ed insieme ad altri volontari, abbiamo consegnato centinaia di pacchi alimentari e di generi di prima necessità a famiglie bisognose Mi è spiaciuto non poter partecipare in prima persona (mentre mio marito si è prodigato in tale senso) ma sono stata impossibilitata in quanto le mie figlie sono ancora piccole ed ho preferito stare con loro invece di affidarle a una baby sitter. Proprio per questo motivo credo che le istituzioni dovrebbero muoversi in tal senso, cioè aiutare tutte quelle famiglie con figli piccoli che alla ripresa delle attività lavorative si troveranno a gestire i bambini a casa senza avere la certezza delle aperture dei centri estivi o nidi per i più piccoli. Tenendo conto che c’è anche il rischio che a settembre le scuole riaprano in modalità a distanza, e comunque con orari ridotti. In che modo? Favorendo la riapertura dei centri estivi, definendo le linee da seguire celermente ed aiutando con detrazioni fiscali o incentivi ad hoc.

In queste settimane è stata a casa a fare la mamma, cosa consiglia per intrattenere i bambini?

Personalmente ho cercato di mantenere gli stessi ritmi di sonno e veglia, organizzando le giornate come se le bambine andassero a scuola, con tempo dedicato allo studio ed alla didattica on-line e tempo dedicato allo svago. I momenti di svago si sono alternati tra le costruzioni “LEGO”, puzzle, dolci e pizza fatti in casa. Fortunatamente a mio marito piace fare modellismo e attività manuali ed ha coinvolto le nostre figlie tra pittura ed altro. Purtroppo è aumentato anche il tempo trascorso davanti alla televisione e alle console varie. La mia esperienza tutto sommato ha riscosso successo quindi la consiglio.

Ci hanno detto che è anche una brava cuoca, ci proponga una sua ricetta.

Mi piace cucinare, ma normalmente il tempo è poco e si riduce al fine settimana. Invece in questo periodo straordinario ho avuto molto tempo per cucinare, e quindi provare anche nuove ricette. Ma se penso ad una ricetta che sappia di casa, famiglia ed amore  mi viene in mente la pasta al forno. Gli ingredienti sono quelli della cucina mediterranea, si parte preparando un ottimo ragù con carne di vitello, a cui si aggiungono pisellini, si cuoce la pasta (consiglio pasta corta), si friggono le melanzane a tocchetti (io uso quelle viola tonde), si aggiunge del formaggio filante (provolone, caciocavallo e simili), del parmigiano e si versa il tutto su una teglia che si mette al forno a 200 gradi circa fino alla doratura desiderata.

Ringraziamo la principessa che, alla fine della intervista ci chiede di citare l'impegno caritatevole delle Dame Costantinopolitane, a sostegno della donne e dei bambini maltrattati, cosa che facciamo molto volentieri, anche segnalando il conto corrente postale per eventuali donanzioni liberali: IT91C0760101600001045908082 intestato ad Archivio Storico Tomassini


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