Milano
Majorino verso la sospensione da assessore. Ma solo a gennaio. Inside

di Fabio Massa
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, durante la presentazione del libro di Franco D’Alfonso, “L’ideologo arancione” e uno degli animatori dei civici in città, lo ha detto chiaro e tondo a Giuliano Pisapia: prima o poi dovrai schierarti nella partita delle primarie per il tuo successore. Un’idea che, pare, per adesso non sfiora neppure il primo cittadino milanese. Troppe partite aperte, a livello amministrativo. Una città metropolitana che rischia di essere il suo più grande fallimento, una situazione nella quale, se presto non verranno riprese le redini, ogni assessore sta facendo di testa sua, chi alle prese con una ricandidatura e chi alle prese con la grande sfida di diventare sindaco. Il riferimento, in questo caso, è a Pierfrancesco Majorino ma non solo. Pare continui a scalpitare, cercando l’appoggio almeno di una parte del Partito Democratico (sembra senza successo, ad oggi), anche il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Il punto, adesso, riguarda la sospensione dalla carica di assessori. Che questa debba avvenire pare cosa abbastanza certa, visto l’unico precedente, ovvero quello di Bruno Tabacci, ai tempi assessore al Bilancio, che si mise nella sfida delle primarie per il Pd nazionale.
I cultori della materia ricordano che in quell’occasione la sospensione non arrivò nel momento dell’annuncio della candidatura, ma esattamente trenta giorni prima dell’inizio ufficiale per la campagna per le primarie, in occasione dell’inizio della raccolta firme. Insomma, la morale è che se anche le primarie si dovessero tenere a febbraio, malgrado Majorino sia in campo già dal prossimo 9 luglio, con l’evento del Litta, la sospensione dalle cariche assessorili arriverebbe comunque solo a gennaio, a una manciata di settimane dal voto. Stesso discorso in caso di candidatura di Ada Lucia De Cesaris, anche se non pare proprio sia né certa né immediata. Chi si sta agitando molto è anche il sottosegretario Ivan Scalfarotto, per il quale vale però il discorso della De Cesaris: è tutto da verificare il consenso effettivo del quale dispone in città.
Altra vicenda è quella della data delle primarie. C’è chi le vorrebbe a novembre, anche se questa ipotesi pare stia sfumando rapidamente. Più probabile pare gennaio o addirittura febbraio. Anzi, c’è chi ha lanciato la proposta di fare le “primarie di San Valentino”. Lo slogan sarebbe già pronto: noi amiamo la nostra città.
Avviso ai naviganti: secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it pare stia salendo la tensione in qualche circolo, con una domanda di base: dove è finita la battaglia contro la Fondazione Quercioli?
@FabioAMassa