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Maltempo: Seveso esonda e poi rientra, ancora disagi in Lombardia

Maltempo: Seveso esonda e poi rientra, ancora disagi in Lombardia

Altra nottata di lavoro per i Vigili del fuoco di Milano a causa delle forti piogge che hanno provocato l'esondazione di due fiumi, il Seveso e il Lura. Il Lura e' uscito dagli argini intorno alle 3 e mezza a Lainate, mentre il Seveso e' uscito alle 23.30 circa, in modo contenuto, in via Valfurva, zona Niguarda. Fortunatamente non si registrano feriti o danni di rilievo.

E' stato chiuso per l'esondazione del lago la strada statale 639 "De Laghi di Pusiano e di Garlate" in provincia di Lecco. A comunicarlo e' l'Anas. Il tratto, chiuso ieri sera in entrambe le direzioni, dal km 13,9 al km 14, e' nel comune di Suello, in provincia di Lecco. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell'ordine per la gestione della viabilita' e per il ripristino della normale circolazione nel piu' breve tempo possibile.

Allerta anche a Dervio (Lecco). "Siamo in costante contatto con Prefettura e diga. La situazione va verso un progressivo e lento miglioramento. Rimane l'allerta ma potrebbe rientrare in tempi ragionevoli". E' quanto riporta, sulla propria pagina Facebook, il comune di Dervio a proposito del rischio esondazione della diga di Pagnona. "Non c'e' al momento un rischio immediato perche' il livello e' sceso e l'ondata di piena sta transitando. Vi aggiorneremo tempestivamente sul mutare delle condizioni in base alla situazione a monte", prosegue ancora l'ente. 

E sono state decine gli interventi effettuati ieri sera dai Vigili del Fuoco in provincia di Lecco a causa del maltempo. Gli interventi, che vanno dal prosciugamento al taglio di piante pericolanti, hanno interessano principalmente l'Alto lago di Como e i comuni della Brianza. I Vigli del fuoco segnalano soprattutto l'ingrossamento del Pioverna e del torrente Varrone, l'ingrossamento di quest'ultimo aveva portato, per precauzione, all'evacuazione del campeggio nel comune di Dervio. 

Maltempo: Regione, allarme rientrato su Lecchese e Lombardia. Il punto della situazione

Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 agosto la Sala operativa della Protezione civile regionale ha registrato vari episodi di allerta e criticità in diversi territori lombardi rimasti colpiti da intensi fenomeni temporaleschi, specie nelle zone di Lecco, Como e Bergamo.

Questa mattina, nel Comasco, le zone di lungo lago, tra piazza Matteotti e viale Cavallotti, sono state chiuse a causa dell'esondazione del lago e dei detriti riversati sul manto stradale.

Nel Comune di Dervio, nel Lecchese, sono state evacuate un centinaio di persone da un campeggio a scopo preventivo a causa di una parziale esondazione del torrente Varrone (rientrate poi nella notte).

La Provincia di Lecco informa che, in seguito all'esondazione del reticolo minore a Dorio segnalata nella serata di ieri, nessuna persona è stata evacuata.

A Milano, nel corso della notte si è registrata una limitata esondazione del Fiume Seveso ed un significativo aumento delle portate del fiume Lambro, mentre in provincia di Bergamo il fiume Brembo è sorvegliato a vista a causa delle abbondanti piogge che hanno fatto salire il livello.

Gli allagamenti delle intense precipitazioni nel Comune di Albate, in provincia di Como, hanno inoltre portato all'interruzione temporanea della linea ferroviaria Milano - Chiasso.

Nella serata di ieri sono stati segnalati allagamenti nei comuni limitrofi (Como, Montano Lucino, Bulgarograsso, Lurate Caccivio, Villa Guardia, Appiano Gentile).

RISORSE PER OPERE IDRAULICHE - "Gli eventi calamitosi verificatisi recentemente - ha detto ancora Foroni - ci hanno dimostrato che è necessario fare di più: Palazzo Lombardia ha recentemente stanziato in fase di assestamento di bilancio 20 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 180 milioni per opere idrauliche già messi sul piatto fra il 2018 e il 2020. Ora è nostra intenzione lavorare ad un Piano straordinario per la difesa del suolo da lanciare nel 2022".

"Ci tengo però a precisare che molto esondazioni che si sono verificate - ha proseguito Foroni - hanno riguardato il reticolo idrico minore di competenza dei Comuni i quali non possono certo avere a disposizione risorse adeguate a eseguire determinate opere idrauliche. A fronte di ciò, quindi, non possiamo che rivolgerci allo Stato e chiedere che anch'esso faccia la sua parte, mettendo a disposizione fondi straordinari per la difesa del suolo e contro il rischio idrogeologico".

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