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Medico ucciso a Milano, la pista dei paradisi fiscali a Malta
Stefano Ansaldi

Medico ucciso a Milano, la pista dei paradisi fiscali a Malta

Si infittisce il giallo della morte del medico napoletano Stefano Ansaldi, ucciso con una coltellata alla gola a Milano, in zona Stazione Centrale, alle 18 di sabato. E, come raccontato già ieri da Affaritaliani.it Milano, prendono quota altre piste diverse da quelle di una rapina finita male. Fanno oggi il punto sulle indagini Gianni Santucci ed Andrea Galli sul Corriere, che rivelano un legame tra il professionista e l'inchiesta "Paradise papers" su investimenti offshore condotta dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. Il ginecologo aveva infatti denunciato un anno fa la scomparsa di un assegno in bianco da lui firmato e che era destinato ad una società di Malta inserita proprio nell'elenco dei "Paradise papers". " Il fatto che Ansaldi abbia ammesso un probabile giro di soldi in nero con quella denuncia, trova forse risposta nella volontà di dimostrare a interlocutori e soci che lui l’assegno l’aveva comunque pronto, come da accordi, se non già consegnato a un mediatore", argomenta il quotidiano di via Solferino.

Altre anomalie sono riscontrabili attorno agli ultimi spostamenti di Ansaldi, che era salito a Milano in tutta fretta ma senza procurarsi un biglietto di ritorno né prenotare un hotel. Con sè solo una 24 ore vuota. Sul marciapiede, un Rolex trovato chiuso, come se il dottore se lo fosse sfilato e lo stesse consegnando al suo interlocutore. Scomparso invece il cellulare, che aveva agganciato molte utenze straniere nell'ultimo periodo.

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