Milano
Mensa Corsico, niente pandoro ai bambini morosi. (Ri)scoppia il caso
Riesplode il caso mensa a Corsico, nel Milanese: niente pandoro per i figli dei genitori non in regola con le rette. Il Comune: "Un disguido". Ma tre anni fa...
Mensa Corsico, niente pandoro ai bambini morosi. (Ri)scoppia il caso
Dopo Lodi scoppia un altro 'caso mense'. Riguarda le scuole di Corsico, comune della citta' metropolitana di Milano, dove alcuni bambini non hanno ricevuto il pandoro perche' non possono frequentare la mensa in quanto morosi. Lo riporta il quotidiano il Giorno. La fetta di pandoro che l'amministrazione comunale ha offerto agli oltre 2.000 alunni che frequentano le scuole della citta', in alcuni plessi e' stata servita soltanto a chi usufruisce del servizio mensa. Gli altri, quelli che mangiano un panino o portano la 'schiscetta' da casa, sono rimasti a bocca asciutta. "E' stato uno spiacevole disguido, il dolce doveva essere per tutti. Tant'e' che domani (oggi, ndr) lo gusteranno tutti quanti, come previsto", ha chiarito l'assessore alla Pubblica istruzione, Fabio Raimondo. "Non e' per la fetta di pandoro in se' ma per il disagio tra i bambini", la replica dei genitori, indignati per quella che reputano "l'ennesima ingiustizia nei confronti di alcuni alunni".
Infatti il problema che da anni divide la citta', e' la scelta effettuata tre anni fa dall'amministrazione comunale: per arginare il debito alla voce "refezione scolastica" (1 milione e 227mila euro di buco) ha deciso di non ammettere al servizio mensa i figli dei genitori morosi che non intendono regolarizzare la loro posizione. Sull'ultimo episodio, pero', stanno facendo luce i tecnici comunali che hanno aperto un'inchiesta disciplinare. Il funzionario dell'ufficio scuola ha chiesto al direttore del centro produzione pasti "una relazione chiara, esaustiva e tempestiva al fine di individuare le responsabilita' e attuare eventuali azioni disciplinari e sanzionatorie". Anche perche' la comunicazione dell'amministrazione comunale in occasione delle feste di Natale e Pasqua e' la stessa da anni: "Il dolce va dato a tutti, anche a quelli che non usufruiscono del servizio mensa".
In base alle prime ricostruzioni, all'origine del disguido - registrato soprattutto nella scuola elementare Curiel, il plesso al centro di uno dei quartieri piu' disagiati del corsichese -, ci sarebbe stato un errore tutto interno alla societa' che gestisce il servizio: non era stato specificato che il pandoro andava servito senza escludere nessuno.
Roggiani (Pd): "Ennesima indegna ingiustizia"
"A Natale siamo tutti piu' buoni, anzi no non tutti. A Corsico l'amministrazione comunale lascia letteralmente a bocca asciutta i bimbi che non usufruiscono del servizio mensa, non distribuendo loro il dolce natalizio. Insomma, il modello Lodi continua a fare scuola tra le amministrazioni di destra, e provoca l'ennesima indegna ingiustizia ai danni dei piu' piccoli. La giunta Errante chieda scusa: e' una vergogna intollerabile discriminare i bambini in base alle possibilita' economiche delle famiglie". Cosi' la segretaria metropolitana Silvia Roggiani.
La nota dell'azienda di ristorazione: "Uno spiacevole disguido"
Anche l'azienda di ristorazione precisa con una nota che non ci sarebbe stato nessun intento discriminatorio nella mancata consegna del pandoro ai tre bambini, ma che lo spiacevole episodio, per il quale esprime le proprie scuse ai diretti interessati, e' frutto di un errore nella distribuzione del dolce natalizio". Con una nota l'azienda di ristorazione Camst, che "crede da sempre nel valore della mensa scolastica come momento educativo e di condivisione del cibo" e' soprattutto "nel suo ruolo democratico per garantire a tutti i bambini, a prescindere dalle disponibilita' economiche e dal ceto sociale di provenienza, la stessa possibilita' di accedere ad un cibo sano e equilibrato", butta acqua sul fuoco in merito alla vicenda della presunta discriminazione in una mensa scolastica di Corsico, dove non tutti i bimbi hanno ricevuto il pandoro a fine pasto. Camst chiarisce che le porzioni inviate dal centro cottura alla scuola sono state infatti 48, "a fronte di 28 prenotazioni registrate il 19 dicembre", un quantitativo insomma "sufficiente per tutti i presenti" e "a dimostrazione della volonta' di non escludere nessuno". L'azienda precisa inoltre che l'accaduto e' circoscritto a una sola scuola di Corsico