Mentre guardiamo l'Ucraina non scordiamo i problemi di Milano e Lombardia - Affaritaliani.it

Milano

Mentre guardiamo l'Ucraina non scordiamo i problemi di Milano e Lombardia

di Fabio Massa

La crisi in Ucraina sta distogliendo l'attenzione da alcuni temi cruciali per Milano e la Lombardia, dalle regionali a Meazza, olimpiadi e case popolari

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Concentriamoci un secondo. Non si può fare come all'oratorio, tutti dietro allo stesso pallone in un mucchio confuso di gambe, braccia, parole. Come se tutti - dal sindaco al governatore al presidente di municipio ai giornalisti che ogni giorno fanno paginate sugli ucraini di Milano - potessimo fermare la guerra che la Russia ha scatenato. Ognuno stia al suo posto, sulla sua sedia, a gestire i problemi del suo territorio. Certo: è giusto approntare - così come si sta facendo - una rete di accoglienza sul territorio. A proposito: bene che ora tutti vogliano accogliere gli ucraini. Mi risulta difficile capire perché loro sì e invece i siriani no. Come si distingue tra profugo e profugo, tra bambino e bambino, tra donna e donna? Pazzia e ipocrisia.

Intanto però, mentre la guerra in Ucraina impazza, e stiamo giocando a Risiko bevendoci tutta la propaganda da una parte e dall'altra, qui i problemi sono sul tavolo e non sembra ci sia una soluzione alle porte. Piccola lista: tra un anno ci sono le regionali. Con le regionali dovrebbe arrivare qualche idea nuova sulla sanità e sui trasporti: qualcuno se ne sta occupando? Oppure aspettiamo la prossima ondata, la prossima emergenza medici di base, mentre stiamo attaccati alla televisione a tifare per il Fantasma di Kiev?

Meazza: i club si sono ampiamente rotti le palle di aspettare. Quindi ora davvero dirigono verso Sesto San Giovanni. Vogliamo procedere, in un qualche senso? Ci vuole la consultazione? Si faccia, in un week end, e stop con questa manfrina. Non ci vuole la consultazione: diciamo sì o no ai club e finiamola.

Case popolari: che delusione. Si pensava si potesse fare qualcosa per i quartieri periferici, davvero, sfruttando l'armistizio tra le comunali di Milano e le regionali. Macché. I vertici sono finiti a litigare e - indovina un po' - per la gente che abita nei caseggiati popolari non ci sarà alcuna novità. Che spreco di tempo e di opportunità, per l'ennesima volta di decine d'anni. Già non voto da tempo, ma se abitassi là mi scorderei proprio che esistono le urne. 

Olimpiadi: siamo in ritardo, ritardissimo. Ci si muove a far qualcosa? 

Potrei andare avanti ancora, e questo è un elenco minimo, parziale. Ecco: mentre guardiamo a quello che succede in Ucraina per colpa della Russia, tremendo, tremendo, magari andiamo avanti a lavorare per aggiustare quel che è rotto qui, in casa nostra, giorno dopo giorno.








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