Milano
Metaldetector alla Scala: sarà una "prima" blindata. Pereira invita Renzi

Il Teatro alla Scala di Milano aumentera' le misure di sicurezza. Dopo gli attentati di Parigi e la possibilita' ventilata che il teatro possa essere un bersaglio dei terroristi, ha fatto si' che all'ingresso saranno messi dei metaldetector. Lo ha annunciato il sovrintendente scaligero, Alexander Pereira a margine di un incontro con i detenuti di San Vittore. Per l'inaugurazione della Prima della stagione il 7 dicembre, ci saranno i metaldetector delle forze dell'ordine "ma anche noi, in futuro, avremo i nostri. Investiamo di piu' in sicurezza".
"SAREBBE BELLO CI FOSSE RENZI" - "Sarebbe molto bello se il presidente del Consiglio venisse alla Prima. Spero che Renzi venga". L'auspicio e' del sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Alexander Pereira, che oggi ha tenuto una lezione introduttiva all'opera, al carcere di San Vittore. Al momento, pero', precisa che non si sa ancora se nell'agenda del premier il 7 gennaio ci sia il Piermarini che apre la stagione con la Giovanna D'Arco: non so se verra'" ammette Pereira. Nessuna sorpresa invece per l'assenza alla Prima del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Si sapeva da mesi - spiega il sovrintendente - che Mattarella il giorno dopo avrebbe partecipato all'apertura del Giubileo".
L'INCONTRO DI PEREIRA CON I DETENUTI DI SAN VITTORE - Alexander Pereira parla della Giovanna d'Arco di Verdi che inaugurera' la stagione del teatro alla Scala di Milano, il prossimo 7 dicembre, ma anche dell'opera in generale, e della sua vita. Racconta aneddoti e scherza. Durante una sorta di lezione all'ascolto tenuta questo pomeriggio a San Vittore per i detenuti (come l'anno scorso), alla quale ha partecipato anche Carla Fracci, Pereira conquista il suo pubblico che lo applaude piu' volte. E lui ricambia dicendosi "felice" di essere li'. "Siamo una famiglia che oggi parla di musica - aggiunge, e rilancia: "forse potremmo organizzare qui tre o quattro serate all'anno nelle quali presentiamo un'opera. Forse trovo un ballerino che puo' venire qui a parlare, o un cantante". E se "facciamo un balletto l'anno prossimo possiamo anche trasmetterlo qui". Insomma il sovrintendente, visto il coinvolgimento dei detenuti, e' un fiume in piena. "La Scala ha una grande responsabilita', di andare da chi non puo' venire in teatro. Questo fa parte del nostro amore per la musica" continua. Parla dell'opera e della protagonista, Giovanna d'Arco e' un'eroina quanto mai attuale, una donna che lotta per i suoi ideali. E che puo' essere un esempio. "Anche noi dobbiamo essere disposti a rischiare per i nostri ideali, e tenere duro" commenta Pereira. "E' una donna che fa il generale, e non si vede tutti gli anni una donna cosi'. Anche se - scherza - noi sappiamo che le nostre donne sono i nostri generali a casa".
"Quello che spero - continua il sovrintendente - e' di toccare il vostro cuore il 7 dicembre, mi bastano dieci secondi. Se posso dare un'emozione a voi sono felicissimo. Significa che siamo riusciti a far uscire l'energia contenuta nell'opera". Una delle piu' belle di Verdi, "un vero un conglomerato di idee che poi ha usato per le opere successive", anche se non e' stata rappresentata per 150 anni. Un motivo in piu' per essere orgogliosi di vederla. Pereira certamente lo e': "avere il regalo di essere qui a Milano come piccolo austriaco, e essere il sovrintendente di questa casa per me e' una cosa molto bella". Parla di se stesso il sovrintendente ma senza trascurare i pensieri di chi lo circonda: "L'opera lirica non e' necessariamente la cosa che interessa di piu', ciascuno di voi.
Anche io non avevo la grande passione, ma poi e' venuta, come un virus". E comunque scherza, "non vi preoccupate, la Giovanna d'Arco e' un'opera breve, dura solo due ore e mezza". Ma e' "molto affascinante" e si avra' l'occasione di sentire "la voce del piu' grande soprano del mondo". Insieme a lei ci sara' anche l'orchestra e il coro della Scala "che sono i piu' grandi del mondo". A dirigerli Riccardo Chailly, milanese entrato al Piermarini quando aveva 18 anni. E che poche settimane fa, ricorda Pereira "e' stato indicato come il piu' grande direttore del mondo. E' in una posizione molto alta e spero dara' alla Scala, nei prossimi anni, un grande futuro". Tutto e' pronto dunque per l'inaugurazione della stagione, anche i tumulti dei sindacati sono stati placati dal recente accordo per integrare l'organico. E per questo il sovrintendente si e' detto "molto felice per l'accordo raggiunto", adesso e' convinto che il 7 "si potra' fare una bellissima recita. Giorno per giorno, ci avviciniamo a questa data magica", la prima del teatro alla Scala non ha eguali "e' la serata d'opera piu' famosa del mondo".