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The Milan Show-Biz
Chef e solidarietà contro il Coronavirus
Sal De Riso

Chef e solidarietà contro il Coronavirus

I ristoratori italiani, nonostante la chiusura forzata e il momento di grande incertezza per il loro futuro, hanno dimostrato un grande cuore, aiutando concretamente gli uomini e le donne in prima linea nella lotta al Coronavirus. Con le loro brigate, spesso accompagnati anche dalle loro famiglie, hanno donato cibo e sorrisi.

Carlo Cracco ha preparato oltre 100 pasti al giorno per gli operai che hanno lavorato ininterrottamente alla costruzione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano. Filippo La Mantia ha cucinato le sue prelibatezze per medici del Niguarda, così come Chicco e Bobo Cerea per gli operai e gli Alpini impegnati nella costruzione dell’ospedale da campo alla Fiera di Bergamo.  La catena di pasta “MISCUSI” in collaborazione con Barilla e lo chef stellato Pino Cuttaia e Tomarchio ha offerto il pranzo di Pasqua per circa 100 tra medici ed infermieri dell’ospedale Sacco di Milano. Sempre al Sacco, cucina tipica sarda donata dal ristorante milanese “La Calanca da Leo” di via Sabotino.

Bella l’iniziativa di Alessia Rizzetto che con l’hashtag #milanokeepsoncooking ha lanciato la campagna di raccolta fondi a favore del Sacco di Milano e ha visto rispondere all’appello numerosissimi chef, tra cui Claudio Sadler, Giancarlo Perbellini, Daniel Canzian, Andrea Aprea Andrea Berton, Enrico Bartolini, Eugenio Boer e Davide Oldani. Gli chef hanno realizzato video ricette per dare un messaggio positivo al Paese. Tutti possono contribuire acquistando i grembiuli il cui ricavato andrà a sostegno dell’ospedale milanese.

A Cinisello la pizza sospesa per il personale dell’Ospedale Bassini. In questo modo i clienti storici del “Parco Nord” di via Gorky pagano ordinazioni, sfamano gli operatori sanitari e aiutano il ristorante.

Il maestro campano Sal De Riso ha addolcito la Pasqua di medici e infermieri impegnati negli ospedali donando 3mila colombe agli ospedali di Bergamo, Brescia, Milano, Napoli e Salerno. I dolci sono stati recapitati nei reparti grazie alla collaborazione della Fondazione Candido Cannavò e di altre realtà locali insieme ai corrieri del ristorante SlowSud.  A Milano, le colombe sono arrivate in corsia grazie alle associazioni Sos Lambrate-Anpas, City Angels, Sos Milano e Ronda della Carità e altre.

Ernst Knam ha lanciato, attraverso i social, la Cake’s Anatomy Challenge: una sfida ai pasticceri di tutta Italia, a cui ha dato vita insieme alla moglie Alessandra “Frau Knam”, con l’obiettivo di “riempire di dolcezza” tutti gli ospedali italiani. Lo Chef donerà a tutti gli ospedali di Milano una sua creazione formato maxi: una grande crostata al cioccolato Frau Knam Señorita 72, il cioccolato di altissima qualità che lui stesso ha selezionato e importato dal Perù. Knam ha lanciato la sfida a tutti i pasticceri di tutta Italia.

Il Re dei pasticceri italiani Iginio Massari ha donato tre ventilatori per il reparto di rianimazione degli Spedali Civili di Brescia. Massari ha lanciato l’appello per raccogliere fondi per l’associazione La Zebra Onlus di Brescia che punta a rafforzare le terapie intensive impegnate nell’emergenza coronavirus attraverso la fornitura di attrezzature e dispositivi urgenti.

Lo chef Eugenio Roncoroni del ristorante Al Mercato ha cucinato il pranzo di Pasquetta per i senzatetto dei Francescani. Gli chef Christian Milone, Marc Lanteri, Francesco Oberto, Simone Breda, Tommaso Arrigoni e Andrea Larossa hanno messo in vendita il “meal kit” da preparare in casa. Parte del ricavato andrà all’ospedale Sacco di Milano e allo Spallanzani di Roma.

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