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Milano, azienda Lamina: tre operai morti. Omicidio colposo: aperta inchiesta
Milano, incidente sul lavoro all'azienda Lamina

Milano, incidente all'azienda Lamina: operai intossicati, tre sono morti


Sono morti tre degli operai rimasti intossicati dall'azoto nel pomeriggio di martedì 16 gennaio presso l'azienda "Lamina", che lavora l'acciaio a Milano. Gli operai non sono entrati nel forno, ma nella fossa in cui e' contenuto, per effettuare la manutenzione, e li' hanno perso i sensi. Sarebbero scesi prima in due, seguiti da un terzo e poi dai restanti tre che hanno cercato di soccorrere e tirare fuori i colleghi. Il 43 enne Marco Santamaria e' morto al San Raffaele; al Sacco e' invece deceduto Giuseppe Setzu, 59 anni; dopo l'agonia e' spirato anche Arrigo Barbieri, di 58 anni, inutili i tentativi di rianimarlo al San Gerardo di Monza. Rimane gravissimo al San Raffaele Giancarlo Barbieri di 62 anni, fratello maggiore di Arrigo. I due ricoverati in codice in giallo al Santa Rita sono Alfonso Giocondo, 48 anni e Giampiero Costantino di 45. E' rimasto intossicato anche il Capo Squadra dei Vigili del fuoco, tra i primi giunti a prestare soccorso. Per il pompiere invece una lieve intossicazione: e' stato trasportato in codice giallo al Niguarda per accertamenti.

Incidente alla Lamina, aperta inchiesta per omicidio plurimo colposo


Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, capo del pool 'ambiente, salute e lavoro', e il pm Gaetano Ruta hanno aperto un'inchiesta per omicidio plurimo colposo sull'incidente. I magistrati stanno cercando di capire perche' i dispositivi di allarme, che hanno dei sensori per segnalare le fuoriuscita di monossido di carbonio e azoto, non abbiano funzionato. Ieri i pm hanno svolto un sopralluogo e sentito alcuni responsabili dell'azienda e poi disposto il sequestro della ditta per tutti gli accertamenti. Nel registro degli indagati verra' iscritto, com'e' prassi in questi casi, il responsabile legale dell'azienda. Già nella tarda serata di ieri l'azienda era stata sottoposta a sequestro.

Areu: "Soccorsi giunti in otto minuti"


L'ambulanza e' arrivata sul luogo del grave incidente sul lavoro ieri a Milano 8 minuti dopo l'allarme alla Sala operativa. Lo precisa una nota dell'Areu, dopo le accuse riportate da alcuni media secondo cui i soccorsi sarebbero arrivati in ritardo, qualcuno sostiene anche mezz'ora dopo. "In realta' - precisa una nota - le nostre affermazioni sono sostenute dalle registrazioni. I tempi sono i seguenti: chiamata al Numero Unico 112 ore 16.49, passaggio della chiamata alla Sala operativa metropolitana di Milano ore 16.50, arrivo sul posto della prima ambulanza (Croce Verde Pioltello) ore 16.58, esattamente 8 minuti dopo. Difficile, anzi impossibile, sostenere presunti ritardi di intervento; ed e' noto (ancorche' comprensibile) che il tempo percepito dall'utente non coincide con la realta'".

Il sindaco di Milano Sala: "Lutto cittadino"


Il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato il lutto cittadino: "Intendo fare tre cose - ha spiegato -. La prima e' proclamare il lutto cittadino, poi ho chiesto all'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza, di incontrare le famiglie. Infine contattero' il prefetto perche' credo che sia utile convocare un tavolo molto operativo e non retorico, con tutti gli enti che possono dare il loro contributo, come ad esempio i sindacati, l'Inail, per rafforzare i controlli preventivi. Me lo hanno chiesto anche i sindacati che ho sentito questa mattina, questa dovra' essere un'altra leva da attivare".

I COMMENTI E LE REAZIONI


Il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato su Facebook: "Seguo con attenzione e con apprensione quanto è accaduto questo pomeriggio nella ditta di via Rho. Il mio pensiero va agli operai che hanno perso la vita mentre erano al lavoro e alle loro famiglie. Un abbraccio a chi sta lottando per farcela. Queste sono tragedie che non dovrebbero mai accadere. Dobbiamo continuare a operare affinché le condizioni di lavoro siano le più sicure possibili".

Terribile l'incidente sul lavoro di Milano. Un pensiero commosso alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie". Lo ha scritto con un tweet il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

L'arcivescovo Mario Delpini si è espresso con una nota: ""Colpisce che nella città dell'innovazione accadano ancora questi incidenti di cui sono vittime anche lavoratori di una certa esperienza. Siamo vicini alle famiglie e alle comunità degli operai morti e di quelli feriti e intossicati e assicuriamo loro le preghiere e il ricordo".


"E' una tragedia terribile che non dovrebbe mai verificarsi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e spero che i feriti possano presto riprendersi. La legislazione italiana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e' considerata una buona legislazione e il sistema dei controlli interviene su 200.000 imprese ogni anno. Serve, pero', anche un impegno permanente di tutti i soggetti interessati ed una peculiare attenzione da parte degli imprenditori perche' non dovrebbe mai accadere che un lavoratore perda la vita mentre svolge la sua attivita'". Cosi' in una nota il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

"Esprimo il mio dolore, e il mio cordoglio, per gli operai deceduti oggi a Milano e la mia vicinanza alle loro famiglie e ai feriti in questa tragedia. In questi anni si e' fatto molto per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro ma queste tragedie ci dicono che purtroppo bisogna fare ancora di piu' per tutelare chi lavora". Lo afferma il candidato Governatore del centrodestra per la Regione Lombardia, Attilio Fontana.

"Esprimo il mio cordoglio alle famiglie dei lavoratori oggi rimasti vittime di un gravissimo incidente sul lavoro a #Milano. Il mio pensiero e il mio abbraccio ai feriti che lottano per farcela. Tragedie come queste non devono ripetersi, non si deve morire di lavoro". Cosi' sul suo profilo Twitter, Giorgio Gori.

"Siamo vicini ai familiari delle vittime e degli operai coinvolti nel gravissimo incidente avvenuto oggi a Milano, nell'azienda Lamina. Siamo di fronte all'ennesimo tragico episodio di perdita di vite umane sul luogo di lavoro". Cosi, in una nota, Onorio Rosati, candidato di Liberi e Uguali alla presidenza della Regione Lombardia. "Spettera' ora agli organi competenti accertare le cause e stabilire le responsabilita' di quanto accaduto - prosegue l'ex segretario milanese della Camera del lavoro - ma e' urgente rimettere al centro dell'agenda politica il tema della sicurezza del lavoro, questione mai risolta e ancora consistente, a livello di assoluta emergenza. I dati sono drammatici e registrano nel 2017 un incremento delle morti sul lavoro del 5% rispetto al 2016".

"Esprimiamo il nostro dolore per le notizie che arrivano da Milano a seguito del gravissimo incidente di oggi in una fabbrica metalmeccanica. Siamo vicini ai familiari colpiti da questo fatto drammatico e ribadiamo l'assoluta necessita' che tutti contribuiscano affinche' ogni giorno la sicurezza sui luoghi di lavoro sia un impegno di civilta' e dignita' irrinunciabile". Cosi' il vicesegretario del Partito Democratico Maurizio Martina.

"Esprimo un dolore immenso per i lavoratori che hanno perso la vita e vicinanza alle famiglie. All'origine di queste tragedie c'e' non solo l'inosservanza delle norme in materia ma anche un gravissimo deficit di sensibilita' e cultura della sicurezza. I dati, purtroppo inequivocabili nella loro drammaticita', impongono una forte e urgente riflessione sulle misure da adottare". Cosi' Francesco Laforgia, capogruppo Mdp a Montecitorio ed esponente di Liberi e Uguali. "Morire di lavoro in uno dei piu' importanti paesi europei e' inconcepibile", afferma il coordinatore di Mdp-Liberi e Uguali, Roberto Speranza. "Siamo vicini alle famiglie dei tre operai deceduti oggi a Milano - aggiunge - e a quelle degli altri lavoratori feriti. Aspettiamo le indagini della magistratura, sottolineando pero' quanto questi fatti ci dicano che siamo ancora troppo lontani da una vera cultura della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro".

"Il grave incidente sul lavoro alla Lamina di Milano addolora la Cisl e tutti i lavoratori italiani. Le autorita' facciano piena luce. Non si puo' continuare a morire di lavoro. La salute ed il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sono un tema cruciale per la vita delle persone. #orabasta". Lo scrive su twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo il profondo cordoglio e la vicinanza della Cisl alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita oggi alla Lamina spa di Milano a causa di un terribile incidente.

"Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie degli operai vittime del grave incidente che si e' verificato oggi a Milano". E' quanto si legge in una nota della Cgil e della Fiom Nazionale. "Ci auguriamo - aggiunge la nota - che gli organi competenti possano, nel piu' breve tempo possibile, ricostruire la dinamica di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilita', ma e' indubbio che la tragicita' dell'evento non possa non porre grandi interrogativi sul rispetto delle misure di sicurezza previste per il tipo di lavorazione". "Un altro gravissimo infortunio sul lavoro ripropone la drammaticita' del fenomeno nel nostro Paese, che - sottolineano Cgil e Fiom - in questo ultimo anno ha registrato una pericolosa inversione di tendenza". Per Confederazione e categoria "il tema della sicurezza deve essere prioritario anche nella contrattazione, nel confronto con le associazioni datoriali e nell'attivita' istituzionale".  "Come sindacati - concludono - continueremo a sostenere l'impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, per imporre il pieno rispetto di tutte le norme in materia sui luoghi di lavoro. Non puo' esistere crescita economica e sociale senza difendere e valorizzare il lavoro".

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