Milano non è Milano senza gli eventi. E allora aiuti chi li fa - Affaritaliani.it

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Milano non è Milano senza gli eventi. E allora aiuti chi li fa

Simone Dattoli, fondatore Inrete Srl

In questo momento di paralisi è fondamentale pensare a degli strumenti di aiuto concreto per le imprese che operano nel settore degli eventi

Milano non è Milano senza gli eventi. E allora aiuti chi li fa

Può Milano vivere senza gli eventi? E chi fa eventi quanto può sopravvivere senza Milano? La risposta è no alla prima domanda, e "pochissimo" alla seconda. Milano non sarebbe Milano, senza gli eventi. E chi fa eventi può sopravvivere pochissimo senza che Milano sia una città aperta e non blindata dall'allarme Coronavirus.

La notizia dello spostamento del Salone del Mobile, e non dell’atteso annullamento, è stata una bella iniezione di ottimismo per un settore, quello degli eventi, delle PR e della comunicazione in generale, che a Milano e in Lombardia vede coinvolte centinaia di aziende e migliaia di lavoratori che in questi giorni di allarme sanitario vedono quotidianamente venir meno iniziative e andare in fumo ore e ore di lavoro e di investimenti, causando perdite ancora incalcolabili ma che alla fine dell’anno certamente peseranno sui conti economici e a cascata sull’intero sistema territoriale. Non dimentichiamoci che il ruolo di primo piano che si è ritagliata Milano in questi anni nasce proprio da un grande evento, Expo2015, che ha portato risorse, progetti e voglia di fare.

Grazie quindi al gesto di coraggio di Emanuele Orsini e Claudio Luti (Presidente di FederlegnoArredo e Presidente del Salone del Mobile) che hanno scelto di lanciare un segnale di ottimismo e speranza in questa situazione di difficoltà per un intero settore, indicando una data e un momento preciso in cui ci si aspetta di poter tornare alla normalità, nel rispetto di in emergenza concreta e ben gestita dagli attori competenti. Ma questo non basta. E' tantissimo. Ma non basta. Per questo una proposta seria che potrebbe aiutare la ripartenza del comparto (allestitori, agenzie, organizzatori) e che vede in prima fila le Associazioni di Categoria interessate potrebbe essere quella di inserire all’interno del Decreto in preparazione da parte del Governo degli strumenti di aiuto concreto ad un settore paralizzato, come la sospensione del versamento di imposte, contributi e leasing per i mesi interessati o della cassa integrazione in deroga per le piccole società che non riescono a reggere l’urto. Strumenti concreti e rapidi per dare ossigeno a un comparto in difficoltà. Speriamo che le istituzioni locali se ne facciano carico, che la politica se ne faccia carico. Perché Milano senza gli eventi non è Milano. Perché chi fa gli eventi, oggi ha bisogno di Milano più che mai.








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