Milano: sfratti al Trivulzio rinviati: una tregua temporanea fino a novembre
Il Tribunale rinvia gli sfratti al Trivulzio a novembre, mentre i ricavi da affitti crescono del 10,9%. Il piano di risanamento di Tronca avanza, ma restano dubbi sulle tutele per le famiglie fragili
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Il Tribunale di Milano ha rinviato a novembre le udienze di convalida degli sfratti per nove famiglie che risiedono nelle proprietà del Pio Albergo Trivulzio, dando loro una temporanea tregua. Il commissario straordinario del Trivulzio, Francesco Paolo Tronca, aveva già annunciato che non ci sarebbero stati sfratti durante l'estate, salvo casi di morosità estrema. Tuttavia, i sindacati inquilini, che hanno protestato fuori dal Palazzo di Giustizia, avvertono che gli sfratti rimandati riguardano situazioni di locazione scaduta. La valutazione delle famiglie considerate fragili è prevista per dopo l’estate, ma il Consiglio regionale ha respinto una proposta di censimento dei redditi degli inquilini del Trivulzio.
Trivulzio, ricavi in aumento: il piano di risanamento prosegue
Nel frattempo, i ricavi da affitti del Pio Albergo Trivulzio sono destinati a crescere del 10,9% entro la fine del 2024, raggiungendo 12,6 milioni di euro, grazie al recupero dei canoni arretrati e alla chiusura dei bilanci degli anni precedenti. Il piano di risanamento guidato da Tronca include la cessione di parte del vasto patrimonio immobiliare e agricolo del Trivulzio a un fondo gestito da Invimit per un periodo di cinque anni. Questo piano mira a risanare i debiti dell'ente, originati principalmente dai costi dei servizi socio-assistenziali, ma solleva preoccupazioni per la possibile mancanza di tutele per le famiglie a basso reddito.
Sfratti al Trivulzio: incontri decisivi a settembre
A Milano, l'assessore alla Casa, Guido Bardelli, ha programmato due incontri cruciali per discutere del futuro delle famiglie che vivono nelle proprietà del Pio Albergo Trivulzio. Gli incontri, fissati per inizio settembre, vedranno la partecipazione del commissario straordinario del Trivulzio, Francesco Paolo Tronca, e dei sindacati degli inquilini. Al centro delle discussioni ci sarà il piano di valorizzazione degli immobili gestito con Invimit, che prevede anche alcuni sfratti. Non è ancora chiaro se Tronca parteciperà allo stesso incontro con i sindacati o se ci saranno riunioni separate.
Pressioni politiche e garanzie sociali: le richieste del Pd
La questione degli sfratti ha sollevato preoccupazioni tra i consiglieri comunali e regionali, in particolare nel Partito Democratico. Il consigliere milanese Alessandro Giungi ha partecipato a un presidio contro le prime udienze di sfratto, posticipate a novembre, e insieme al collega Federico Bottelli ha chiesto che il sindaco Sala sospenda qualsiasi vendita di alloggi fino a quando non sarà definito un piano chiaro per l'uso delle risorse generate. Il Pd insiste anche sulla necessità di un censimento reddituale delle famiglie coinvolte, per garantire la protezione delle fasce più deboli, soprattutto in vista della breve durata del fondo immobiliare gestito da Invimit, che potrebbe non tutelare adeguatamente le famiglie a basso reddito.