Milano? Una Leopolda permanente. Il piano segreto di Beppe Sala - Affaritaliani.it

Milano

Milano? Una Leopolda permanente. Il piano segreto di Beppe Sala

Svelata la strategia del candidato Pd

di Paola Bacchiddu

Progetti territoriali, elaborazione del programma, eventi chiave della campagna elettorale, tematiche da sviluppare. C’è tutta la strategia della campagna elettorale di Beppe Sala, nella road map riservata che Affaritaliani.it può raccontare in anteprima.

Campagna tutta giocata sull’ascolto dei quartieri e l’elaborazione di proposte per ciascuno di essi, come già avevamo anticipato: schema importato da quello già sperimentato con successo dal collega e amico Giorgio Gori, oggi sindaco di Bergamo.

Si parte il 2 aprile, con i 30 tavoli di elaborazione del programma, cui seguiranno incontri per lo sviluppo di temi ed eventi pubblici dedicati al lavoro in corso e ai suggerimenti da raccogliere.
Nell’intervento di apertura Sala lancerà le linee di indirizzo della campagna, su cui si svilupperanno le idee.
Il percorso si chiuderà il prossimo 14 maggio, dopo un mese e mezzo di lavoro. Sarà allora che il patrimonio di idee passate, presenti e mutuate dagli esempi virtuosi delle altre capitali europee, troverà una sintesi.
I gruppi tematici di lavoro, sulla base di linee guida indicate dal comitato politico di Sala, si auto-organizzeranno.
Prepareranno almeno una riunione pubblica nella sede del Comitato e identificheranno una serie di interlocutori da coinvolgere durante l’intera elaborazione e anche nell’evento finale del 14 maggio.

Si potranno avvalere delle risposte a un questionario indirizzato ai residenti dei 40 quartieri, delle segnalazioni negli incontri nelle 40 zone e dell’attività di informazione e sollecitazione dei volontari di Sala, che dovranno a loro volta attivare altri volontari territoriali.
Un lavoro capillare per fotografare la città fin nelle esigenze più specifiche, oltre a proporre soluzioni più generali da applicare all’intera Milano.

Ma quali sono le tematiche principali che ci si propone di sviluppare?
Si va dalla cultura all’agricoltura, dalla mobilità e trasporti all’ambiente, dalle case al lavoro e le startup, dall’internazionalizzazione e multiculturalità alla città metropolitana. E poi la scuola, la ricerca, la sicurezza, la semplificazione della pubblica amministrazione, i diritti, il welfare, lo sport, la moda, le politiche giovanili, le smart city, l’innovazione sociale e la sharing economy, la salute e terza età, la fiscalità, il commercio, le reti e infrastrutture, il verde e arredo urbano, la memoria e la cittadinanza attiva.

Piccole Leopolde permanenti per un mese in mezzo, che intendono costruire il programma elettorale non per i cittadini, ma con i cittadini, in modo da venire incontro alle loro reali esigenze.
Un imponente lavoro, nato forse anche grazie alle sollecitazioni da Roma del premier Renzi che, secondo i rumors, avrebbe consigliato a Sala di muoversi più attivamente, preoccupato dagli ultimi sondaggi non pubblicati che vedrebbero un testa a testa tra lui e il candidato del centro-destra Stefano Parisi.








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