Milano
Monza, rispunta la "teodem" Baio. Ipotesi squadra cattolica di Maffè
Prende forma la squadra cattolica guidata dall'ematologo Maffé per le elezioni a sindaco di Monza
di Fabio Massa
La risposta ad Affaritaliani.it Milano dice tutto. Emanuela Baio: "Io nella squadra di Pierfranco Maffé a Monza? Quando Maffè me lo chiederà valuterò". Il resto è Lapalisse: ad oggi la Baio in squadra con Maffè non c'è. Legenda per chi non segue da vicino la politica di Monza, che nella prossima primavera andrà ad elezioni: nella sfida che vede opposti Roberto Scanagatti, sindaco uscente del centrosinistra, e Dario Allevi, candidato sindaco incoronato dal centrodestra unito, si potrebbe formare un raggruppamento cattolico che vada da sinistra a destra, dietro la figura di Pierfranco Maffè, ematologo stimato del San Gerardo, ciellino, figura di spicco nel panorama brianzolo.
Sul Cittadino di Monza e Brianza, oggi, è stata portata alla luce l'ipotesi che in squadra con Maffè ci sia anche Emanuela Baio. Ex senatrice del Partito Democratico, poi confluita nella creatura di Bruno Tabacci, Alleanza per l'Italia, Emanuela Baio è una cattolica di stretta osservanza, al punto da essere accostata più volte a quella Binetti che tanto fece discutere il Pd per le sue posizioni oltranziste. Ai tempi, le chiamavano "le teodem". Oggi, Emanuela Baio, assicura di "essere sempre molto interessata alla vita politica". E Monza? "Ai tempi ero stata coinvolta, diversi mesi fa, in una riflessione sulla situazione della città. Hanno fatto anche dei sondaggi, ma io non ho mai detto di sì, anzi dico di no a una ipotesi di mia candidatura. Non ho mai dichiarato la mia disponibilità a vivere questa esperienza". Malinteso sulla candidatura chiarito, dunque. Ma il sostegno a Maffè? Si torna all'inizio: "Quando me lo chiederà, valuterò".
Ma non c'è solo la Baio, nel mirino di Maffè e di uno dei suoi sponsor principali, Stefano Carugo. Pare infatti che sia in dirittura d'arrivo anche un possibile accordo con Stefano Parisi. Lui da sempre dice che la sua prospettiva non sono le amministrative. Ma come nel caso di Caponi a Sesto San Giovanni, dove era in prima fila alla presentazione di un candidato che è terzo sia al centrodestra ufficiale (che sostiene Roberto Di Stefano) sia al centrosinistra (che sostiene la ricandidatura di Monica Chittò, che tanto ha frustrato Filippo Penati), il leader di Energie per l'Italia potrebbe valutare l'appoggio anche a una figura come Maffè a Monza. Chissà come la prenderà Arcore, però.
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