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Milano
'Ndrangheta, arrestato consigliere comunale di Busto Arsizio
Paolo Efrem

'Ndrangheta, arrestato consigliere comunale di Busto Arsizio

Paolo Efrem, consigliere comunale a Busto Arsizio, è stato arrestato assieme a quattro altre persone dal Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano nell'ambito di un'inchiesta del pm di Milano Silvia Bonardi su infiltrazioni della 'ndrangheta nel settore dei rifiuti. Il consigliere e' finito in carcere per emissione di false fatture con l'aggravante dell'agevolazione delle cosche.

Secondo l'ipotesi investigativa le fatture emesse per presunte consulenze servivano a coprire il giro di denaro derivante dal trattamento dei rifiuti mentre gli introiti erano destinati ai clan. E' stato anche provato che parte del denaro serviva per pagare i viaggi degli affiliati al clan dalla Calabria a Novara per far visita ad un altro presunto boss dell'organizzazione, detenuto in regime di carcere duro nella cittadina piemontese. Dalll'ordinanza della gip Sara Cipolla su richiesta della pm Silvia Bonardi e' stato raggiunto in carcere anche uno dei vertici della locale di Lonate Pozzolo-Legnano-Ferno, Vincenzo Rispoli, che si trova ad Opera al 41 bis. In questa operazione sono stati arrestati anche il figlio e il genero.

Erano "stabili" i "collegamenti" tra il consigliere comunale Paolo (all'anagrafe Paulos) Efrem di Busto Arsizio e il clan 'ndranghetista imperante tra il nord della provincia di Milano e il Varesotto, storicamente comandato dal boss Vincenzo Rispoli. Lo scrive la gip di Milano, Sara Cipolla, nell'ordinanza che ha portato a disporre la custodia cautelare in carcere per altre 4 persone, oltre al politico. Tra loro anche lo stesso Rispoli, originario di Ciro' Marina, 'capo' della locale di Legnano-Lonate Pozzolo, raggiunto dalla misura nel penitenziario di Tolmezzo, dove e' detenuto al regime del 41bis; nell'ordinanza compare anche suo genero Giovanni Lillo, compagno della figlia. Proprio Lillo dovette essere assunto secondo le carte - su pressione del clan nell'azienda di rifiuti Smr Ecologica, dell'imprenditore Matteo Molinari, che ha deciso di collaborare. Il legame tra Efrem e le cosche era pero' costituito da Daniele Frustillo, gia' ai domiciliari in seguito all'operazione "Feudo" (di cui questa e' un'emanazione): in base alla ricostruzione degli inquirenti della Dda e degli investigatori del Gico (Finanza) e del Nipaaf (carabinieri) i rapporti fra i due erano strettissimi, tanto che Frustillo organizzo' per il primo la campagna elettorale.

Dei rapporti "strettissimi" tra Efrem e Frustillo ha parlato a verbale l'imprenditore Molinari, il quale ha raccontato anche che fu il secondo "ad organizzare la campagna elettorale" del consigliere. Su Efrem, sintetizza il gip, "viene addirittura costruita una vincente campagna elettorale". Sempre stando ai verbali dell'imprenditore, quest'ultimo "attraverso Efrem" avrebbe ottenuto anche un appuntamento "con il potente - scrive il gip - Carmine Gorrasi, all'epoca dei fatti consigliere comunale di Busto Arsizio con delega alle societa' partecipate", arrestato nell'inchiesta della Procura di Milano cosiddetta 'mensa dei poveri' e con al centro la figura di Nino Caianiello, ex responsabile di FI a Varese. "Frustillo - ha messo a verbale Molinari - mi diceva che Efrem aveva moltissime conoscenze, anche nel settore politico, e posso riferire che fu proprio attraverso Efrem che io riuscii ad avere un appuntamento con Carmine Gorrasi per parlare della possibilita' di conferire rifiuti di Smr nel forno inceneritore di Busto Arsizio". Il giudice evidenzia che Frustillo "e' saldamente legato ai Rispoli" e che quindi Efrem operava "per conto della potente famiglia" di 'ndrangheta. E con "estrema disinvoltura" metteva in atto una "sistematica emissione di fatture false" finalizzate a far uscire soldi dalle casse della societa' di Molinari, denaro che andava alla cosca. Il gip mette in luce la "spiccata pericolosita' sociale" del consigliere sia per i rapporti con Frustillo che per la "opacita'" di altre sue relazioni "con alti ambienti della politica locale".

 

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