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Olimpiadi 2026 a Milano? Sala ci prova, ma Torino rifiuta il ruolo di spalla
Foto LaPresse

Milano, Malagò vede Sala per le Olimpiadi 2026

Olimpiadi 2026 a Milano? Il Coni ci prova, ma Torino non ci sta. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha incontrato a Palazzo Marino il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e l'assessora con delega allo Sport, Roberta Guaineri. Al centro dell'incontro, l'organizzazione della Sessione Cio 2019, in programma nel capoluogo lombardo, e il futuro dell'Idroscalo, che potrebbe diventare un parco olimpico. Si è parlato anche delle Olimpiadi invernali 2026. A questo proposito, il Comune di Milano, finché non ci sarà il nuovo governo in carica, resta "immobile", come ha ribadito Sala nei giorni scorsi.

Dopo le Olimpiadi in Corea "e l'immagine data dal Coni", ha aggiunto Malago', "le quotazioni dei Cinque cerchi sono cresciute. Il Comitato olimpico e' favorevole a ospitare candidatura, da parte mia non e' cambiato nulla, per gli enti locali c'e' l'imbarazzo della scelta", ma "manca la terza gamba, quella del governo", per cui "quando non c'e' il governo nel pieno delle proprie funzioni, credo non sia corretto di parlare di candidatura".

Nel frattempo è germogliata l'idea di Torino nella veste di 'spalla'. Torino che può vantare le strutture del 2006, dall'Oval al PalaIsozaki, dalla pista di bob a Cesana al trampolino di Pragelato. Una scorciatoia che non rende particolarmente felici Appendino - contattata via telefono nei giorni scorsi da Malagò - e i sindaci delle comunità montane della Valsusa. Oltre al gestore degli impianti di risalita della Vialattea.Il Mi-To è una soluzione con scarso appeal. Torino - tra l'altro dopo città metropolitana anche il consiglio comunale ha dato l'ok, incurante delle proteste di piazza - non si sente riserva di nessuno e da Appendino in giù il refrain è sempre lo stesso: o tutto o niente. Liofilizzando il concetto, Torino vuole una candidatura propria e non in coabitazione. Altrimenti è pronta a farsi da parte nell'attesa che si valuti l'impatto economico dell'intera organizzazione.

Sala: "Olimpiadi? Interessati se un governo ci sostiene"

 

Milano ha tutti i requisiti per potersi candidare a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, sempre che il governo appoggi il progetto. E non piu' pensando a un ticket con Torino, come ultimamente si era ipotizzato. Lo ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della presentazione di un libro sui Navigli, all'indomani dell'incontro con Giovanni Malago'. Con il presidente del Coni "abbiamo parlato di altri temi. In questo momento tengo molto al progetto Idroscalo e Saini, rispetto alle Olimpiadi la mia posizione non e' cambiata. Penso che Milano abbia le carte in regola ma non fara' nulla senza un governo e il suo appoggio". Quanto all'asse con Torino "non lo escludevo - dice Sala - ma ho visto che Torino e' andata avanti, quindi a questo punto non credo". A ogni modo fondamentale e' l'appoggio del governo perche' "organizzare le Olimpiadi e' molto costoso e - precisa - credo che sia una follia distrarre fondi per altri servizi ai cittadini per metterli sulle Olimpiadi. Qualcuno deve intervenire e non puo' che essere il governo tramite il Coni. Il governo non c'e' e quindi ho detto a Malago' che noi possiamo anche essere interessati ma al momento non c'e' altro. Non e' vero che ci siano studi in corso, non c'e' nessun dossier, siamo assolutamente fermi, quello che apprezzo e' il fatto che il Coni e anche il Cio, da quanto mi dicono, riconoscerebbero il valore di una candidatura milanese".

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