Olimpiadi 2026 verso Milano? Il governo pronto a bocciare la M5s Appendino - Affaritaliani.it

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Olimpiadi 2026 verso Milano? Il governo pronto a bocciare la M5s Appendino

Conto alla rovescia per la decisione del governo sulla candidatura alle Olimpiadi del 2026. Milano avanti su Torino

Olimpiadi 2026 verso Milano? Sala: "Abbiamo più chances"

Milano avrebbe piu' possibilita' di Torino di aggiudicarsi le Olimpiadi invernali del 2026, ma se dovesse essere il capoluogo piemontese il candidato scelto dal governo, Milano "non farebbe polemiche". E' il pensiero del sindaco "dei milanesi", Giuseppe Sala, che sul tema dell'assegnazione delle Olimpiadi ha premesso che "ci sono vari passaggi per arrivare alla candidatura. In queste settimane il governo con il Coni dovra' prendere una decisione su quale e' la citta' candidata. Dovra' portare questa candidatura al Cio per ottobre, e da li' in poi ci saranno alcuni mesi per presentare il dossier".

La scelta, ha detto Sala a margine della presentazione del rapporto Osservatorio Milano 2018, "e' anche politica", e in virtu' di questo, "lo dico prima, accettero' qualunque decisione del governo", ma "mi permetto di fare una piccola segnalazione: cioe' a occhio e croce ha piu' possibilita' di vincere una citta' come Milano che non ha mai fatto un'Olimpiade, che e' reduce da un successo come quello di Expo, che e' considerata una citta' internazionale, piuttosto che una citta' che ha fatto la stessa olimpiade 12 anni fa". "Il buonsenso - ha sottolineato dunque il sindaco - direbbe che abbiamo piu' possibilita' noi; se poi si decidesse per la citta' di Torino non faro' polemiche: io e Fontana (Attilio, presidente della Lombardia, ndr.) abbiamo comunque inviato il nostro piccolo dossier a Giorgetti per segnalare la nostra idea e la nostra proposta. A questo punto e' davvero una decisione del governo. Penso che nell'interesse di Milano, di Torino o di qualunque altra citta' candidata, bisogna fare abbastanza in fretta".

Olimpiadi 2026: Appendino presenta pre-dossier a Giorgetti 

Rinviate alla seduta della prossima settimana le comunicazioni in Consiglio comunale a Torino del sindaco Chiara Appendino sulla possibile candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026. Le comunicazioni erano state chieste dalla consigliera Deborah Montalbano, uscita dal Movimento 5 Stelle e ora appartenente al Gruppo Misto. Intanto, oggi il sindaco sara' a Roma per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti e per presentare il pre-dossier per la candidatura di Torino. Il rinvio delle comunicazioni sarebbe stato deciso proprio in vista dell'incontro di oggi. 

Milano, Cortina o Torino? Si decide il 10 luglio

Milano, Torino o Cortina d'Ampezzo? Milano pare poter sognare a occhi aperti piu' delle altre due localita'. Torino spera comunque in un coinvolgimento e la 'Perla delle Dolomiti' si auspica un rapido cambio di rotta. Al di la' di tutto c'e' poco tempo per decidere. Martedi' 10 luglio a Roma in occasione della giunta nazionale il Coni dovra' prendere una decisione, o comunque dare una forte indicazione, su quale citta' candidare nella corsa per ospitare i Giochi olimpici invernali del 2026. Tra due settimane si sapra' molto di piu' anche se, come ha gia' fatto sapere il numero uno dello sport italiano Giovanni Malago', "sara' il Coni a scegliere ma assieme al Governo". Cio' significa che la proclamazione della citta' italiana potrebbe slittare di qualche settimana. Il cammino verso la 134esima Sessione del Comitato Olimpico Internazionale di Milano che il 10 settembre 2019 votera' la sede dei 25esimi Giochi della neve e del ghiaccio e' dunque ancora lungo.

Va tenuto conto che prima della votazione (forse gia' in ottobre a Buenos Aires) dovra' essere modificata la Carta Olimpica, in particolare per far cadere la clausola che "un paese che ospita una Sessione che assegna le Olimpiadi non puo' anche candidarsi". C'e' poi da tenere conto delle avversarie, per il momento il Canada con Calgary, la Svezia con Stoccolma, il Giappone con Sapporo, l'Austria con Graz e la Turchia con Erzurum. A favore dell'Italia c'e' anche il desiderio da parte di una buona parte del Cio di riportare i Giochi invernali nel Vecchio Continente dopo ben tre edizioni tra Nord America e Asia con quella di Sochi 2014 considerata non propriamente "edizione europea". Anche per questo motivo la localita' italiana, che trovera' come grande avversaria la capitale svedese, sarebbe favorita.

Ufficialmente per presentare la candidatura c'e' tempo fino alla sessione del Cio di ottobre in Argentina quando si concludera' la fase di dialogo. Successivamente, con le citta' candidate definitive, iniziera' la fase vera e propria della candidatura. L'11 gennaio 2019 e' la data di scadenza per presentare il fascicolo della candidatura e le garanzie finanziarie di base.

Nel febbraio del 2019 sono previste le pre-visite degli esperti del Cio e successivamente le visite a ciascuna citta' candidata con richiesta di presentazione di ulteriori informazioni o garanzie. Successivamente saranno pubblicate le relazioni della commissione di valutazione alle quali seguiranno le risposte delle citta' candidate. Nel luglio 2019 si terra' il Briefing tra i membri del Cio e le federazioni internazionali degli sport invernali olimpici. Infine, durante la 134esima sessione del Cio, dopo la presentazione ufficiale delle citta' candidate all'esecutivo, il 10 settembre si terra' la votazione che portera' all'assegnazione dei Giochi del 2026.

"La candidatura dev'essere vincente. E' anche bello che ci sia tutto questo tipo di interesse da parte di soggetti cosi' autorevoli pero' e' evidente che, per un motivo o per l'altro, chi rimane fuori non puo' essere il primo sostenitore di chi rimane dentro altrimenti andiamo a penalizzarci, a flagellarci nella migliore tradizione italiana". Cosi' il presidente del Coni Giovanni Malago' da Tarragona dove sono in corso di svolgimenti i Giochi del Mediterraneo parlando sulla citta' italiana da candidare nella corsa per i Giochi olimpici invernali del 2026. Le localita' italiane che hanno avanzato l'interesse di ospitare le Olimpiadi della neve e del ghiaccio sono Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo.

"Se questa cosa e' chiara e condivisa, bene, altrimenti e' controproducente - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano -. E' chiaro, e anche su questo non posso essere ipocrita, che c'e' una componente di valutazione politica che non spetta di certo al Coni sulla quale aspettiamo di sapere quali sono le valutazioni. Gli enti locali sono belli esultanti, il Comitato olimpico per definizione non puo' che sostenere l'idea di un progetto di una candidatura, rispetto al Governo e' indispensabile sapere quale e' la posizione".

 

 

 








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