Omicidio Pozzi: figlia assolta, ma condannata per lesioni - Affaritaliani.it

Milano

Omicidio Pozzi: figlia assolta, ma condannata per lesioni

La donna è stata considerata in fase di indagini la mandante dell'omicidio del padre Maurizio di 69 anni avvenuto nel 2016 ad Affori

Omicidio Pozzi: figlia assolta, ma condannata per lesioni

E' stata assolta con formula piena "per non aver commesso il fatto" dall'accusa di omicidio, Simona Pozzi, considerata in fase di indagini la mandante dell'omicidio del padre Maurizio (69 anni) avvenuto il 5 febbraio 2016 nel suo appartamento in via Carli, ad Affori. E' stata condannata pero' a 4 anni per un episodio del 2013, riqualificato in lesioni, sempre ai danni dell'anziano. Questa mattina la gip di Milano, Alessandra Del Corvo, si e' ritirata a partire dalle 9.30 e per circa un'ora per poi emettere la sentenza, con cui ha anche declassato l'accusa di tentato omicidio in lesioni. La vicenda processuale per la 47enne e' stata particolarmente complessa: il Riesame di Milano aveva negato l'arresto dopo che il gip aveva detto no alla custodia in carcere; la Cassazione aveva poi annullato un altro provvedimento del Riesame che, invece, aveva disposto l'arresto. Per il primo episodio, nel settembre 2013, quando l'anziano fu preso a bastonate nel posteggio della sua casa a Piazzatorre, in provincia di Bergamo, era gia' stato condannato dal tribunale orobico per lesioni Pasquale Tallarico, pregiudicato milanese che si era autoaccusato, indicando Pozzi come mandante. La pm Antonia Pavan (oggi sostituita dal collega Alberto Nobili) aveva chiesto l'ergastolo mentre la difesa, affidata agli avvocati Franco Silva e Filippo Carimati, aveva chiesto l'assoluzione nella scorsa udienza, sostenendo che Simona Pozzi "non aveva interesse ad uccidere il padre".

Omicidio Pozzi: legali, figlia sollevata ma andremo in Appello

Simona Pozzi ha assistito alla sentenza ed e' stata "sollevata" quando ha ascoltato le parole della giudice che l'assolvevano con formula piena "dall'accusa piu' pesante, ossia quella di essere la mandante dell'omicidio del padre" Maurizio, ucciso nel suo appartamento di Affori (Milano) nel 2016. "Sperava di essere assolta su tutto ma l'obiettivo principale era che fosse accertata la sua totale estraneita'" rispetto all'assassinio. A riferirlo sono i suoi legali Filippo Carimati e Franco Silva uscendo dall'aula, dove la gip di Milano Alessandra Del Corvo ha pronunciato questa mattina la sentenza assolutoria dopo essersi ritirata per un'ora e mezza. Riqualificata anche l'accusa di tentato omicidio in lesioni, relativamente all'episodio del settembre 2013, quando l'anziano fu preso a bastonate nel parcheggio di casa sua a Pizzattorre, nella Bergamasca. Un fatto per cui e' stato gia' condannato dal tribunale orobico per lesioni Pasquale Tallarico, complice che aveva confessato e indicato la 47enne come mandante. Per questo episodio la pronuncia della giudice milanese e' stata di 4 anni, ma Simona Pozzi non andra' comunque in carcere, e "resta libera in attesa della condanna definitiva".

 Anche per questo reato - assicurano i legali - "proporremo Appello e insisteremo per un'assoluzione piu' ampia". "Finalmente siamo arrivati ad un punto fermo, ovvero l'assoluzione, quindi siamo soddisfatti, ma anche il capo di lesioni non ci convince" concludono. Il deposito delle motivazioni e' atteso in 90 giorni. Era stata la pm Antonia Pavan (presente oggi, contrariamente a quanto scritto in precedenza) a chiedere l'ergastolo, dopo la complicata vicenda processuale che ha coinvolto la figlia del commerciante: il Riesame di Milano aveva infatti negato l'arresto dopo che il gip aveva detto no alla custodia in carcere; la Cassazione aveva poi annullato un altro provvedimento del Riesame che, invece, aveva disposto l'arresto. Se ci sara' un ricorso della Procura al successivo grado della giustizia, il caso passera' al pm Alberto Nobili, gia' presente nella scorsa udienza, visto che la sostituta Pavan e' stata nel frattempo trasferita a Como.

 








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