Parisi gela le speranze cielline. E Gelmini organizza l’eletto-day
In Forza Italia è tutti contro tutti. Anzi, tutti contro Parisi. E la Gelmini...
di Fabio Massa
Prima l’idea di fare qualcosa di completamente nuovo. Stefano Parisi era partito da qui. Dal nuovo partito, o movimento che dir si voglia. Una prospettiva che aveva fatto ingolosire non poco Ncd (ovvero Milano Popolare): un nuovo contenitore nel quale nascondere le debolezze e - auspicabilmente per loro - rigenerare i consensi perduti. Poi, però, sulla via di Arcore, il progetto di un nuovo partito è diventato il progetto di rigenerazione di un partito vecchio, ovvero Forza Italia. E così è stato, con grande scorno di Lupi&Co. Ora sarà un iter complicato, un piccolo rebus, per i ciellini, rientrare nei ranghi del centrodestra unitario. Anche perché Ncd versione sudista non solo non li aiuta, ma anzi li ostacola a ogni piè sospinto.
Intanto, in Forza Italia è tutti contro tutti. Anzi, tutti contro Parisi. In particolare, tra gli oppositori interni più silenti ma più feroci c’è quel Giovanni Toti governatore della Liguria che si sentiva delfino e che invece è finito sorpassato nella lista dei prediletti proprio da Parisi. Questa posizione pare, da rumors raccolti da Affaritaliani.it, che non sia raccolta da Mariastella Gelmini, che si sta ponendo in modo molto più medio e moderato nei confronti della proposta di Parisi. Anche se proprio lei è l’organizzatrice, pare, di un momento di confronto tra gli amministratori locali di Forza Italia fissato per 8 ottobre. Una giornata organizzata da una azzurra per gli azzurri, sembra con lo stimolo e la benedizione di Silvio Berlusconi. Una “contro-convention” rispetto a quella parisiana, come quella che ha organizzato la destra estrema? Pare di no: ma di certo un segnale che dagli eletti bisogna ripartire. Perché va bene rinnovare, ma rottamare tutto non è possibile.
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