Parisi: “Le Pen? Sono distante. I residenti non paghino Area C” - Affaritaliani.it

Milano

Parisi: “Le Pen? Sono distante. I residenti non paghino Area C”

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Professionisti, manager, giornalisti. E ancora: esponenti dell’industria, della comunicazione, della finanza. Serata conviviale in una casa (quella di Luca Greco) affollata di big, tra un piatto di spaghetti alla bottarga e ottimo vino, per Stefano Parisi. Tutti in piedi ad ascoltarlo parlare di Milano. Qualche domanda. Il candidato sindaco del centrodestra non si sottrae. E “spara” qualche bomba molto interessante.

 

Un esempio? “Mia moglie è ebrea - dice - Io l’ho detto e lo ripeto. Non potrei mai pensare a una destra alla Le Pen”. E ancora, “ruba” un tema classico alla sinistra, le case popolari: “Se in quelle realtà si innesta un mix di famiglie di redditi diversi i problemi si possono risolvere”. Precisa, una volta di più, che il suo mestiere è cambiato, e che lui non è più un manager, ma un politico. Con una stoccata a Mario Monti, che invece è rimasto professore: “Non voglio fare il professore degli italiani. Voglio liberare gli italiani. La corruzione in politica? E’ una cosa gravissima. Ma io non voglio aumentare i controlli. Voglio semplicemente che la gente che sta con me non rubi. Non serve un magistrato per questo”. Critica area C: “I residenti non devono pagare area C. Anche perché quando il gettito delle multe è più alto di quello ricavato con gli incassi del ticket, c’è qualcosa che non va. E poi non ha nessun impatto sull’inquinamento. Il tema è come rendere fluido il traffico, non impedire alla gente di muoversi”.

Anche un fiore all’occhiello di Pisapia&Maran viene smontato dal candidato Parisi: “Figuratevi che io stavo per comprare EnJoy. Ma ho capito che il car sharing è organizzato male. Il traffico è organizzato male. Volete un esempio? I semafori dovrebbero essere organizzati a flusso e non a tempo”.

Infine, un accenno alle partecipate. E allora Parisi non si scorda affatto di essere un manager che vuole fare i conti: “La Sea? Non si può mica vendere adesso. Sarebbe da pazzi. Prima la si fonde con Sacbo, poi si vede che cosa fare…”








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