Milano
Pienone all'Auditorium Gaber per il Comandante Alfa del GIS dei Carabinieri


E' stato il Consigliere Regionale Fabio Altitonante ad invitare il Comandante a presentare il suo secondo libro
Un grandissimo successo per la seconda volta del Comandante Alfa del GIS dei Carabinieri al Pirellone. Sempre ospite del Consigliere Regionale, Fabio Altitonante, che ha invitato il Comandante a presentare il suo secondo libro, con il Consigliere Comunale, Pietro Tatarella, e moderatore il giornalista, Alan Gard.
Tra il pubblico c'erano il nuovo Comandante del Gruppo Carabinieri di Milano, rappresentanti del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo”, Generali dei Carabinieri in riserva, e altri appartenenti alle forze dell'ordine, Esercito, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria.
E dal libro si è subito passati a parlare di attualità. Le domande che la sala ha rivolto al Comandante andavano sostanzialmente in un'unica direzione: “Ma noi siamo al sicuro dal terrorismo?”.
Un dato è certo. Quando si rema tutti dalla stessa parte, istituzioni, reparti di sicurezza, intelligence, si vince quasi sempre.
Il Comandante svela al pubblico anche alcuni aspetti “nascosti” dell'attività di controllo. Ci sono reparti di Carabinieri e Polizia, addestrati dal GIS, nati per vigilare obiettivi sensibili. A Milano esistono, non li vediamo, ma ci sono. E hanno il compito di congelare l'obiettivo, in modo tale che il GIS, entro un'ora al massimo possa essere sul posto e fare l'intervento vero e proprio. Se GIS e altri reparti non intervengono vuol dire che chi vigila sul territorio sta lavorando bene. Il GIS va a reprimere, ma bisogna prevenire. E in Italia abbiamo un'intelligence che funziona.
Il gruppi di intervento sono pronti ad affrontare le emergenze. A Milano il GIS fa esercitazioni, anche notturne, “nessuno ci ha visto, ma le abbiamo fatte”.
Ma, precisa il Comandante, tutti, anche i civili, hanno il compito di fare controllo del territorio.
Allora, cosa non funziona oggi? Oggi ci sono due squadre: una non ha regole, l'altra (le forze dell'ordine) troppe. “Oggi fare l'operatore di Polizia è molto difficile, perché come fai, sbagli”.