Pioltello, dove i candidati sono “beati”. Nell’hinterland è sfida tra dinastie - Affaritaliani.it

Milano

Pioltello, dove i candidati sono “beati”. Nell’hinterland è sfida tra dinastie

Un paese di quasi 40.000 abitanti, per anni appannaggio del centrosinistra e ora...

di Domenico Cameccia

Pioltello è guerra di Santi alle elezioni: ci sono tre candidati cattolici, due dei quali a vario titolo imparentati con dei Beati, che corrono per la poltrona. In un paese di quasi 40.000 abitanti, per anni appannaggio del centrosinistra (e prim'ancora della Democrazia Cristiana), i cattolici si presentano con tre sfumature: il primo è Adriano Alessandrini, 50 anni, già primo cittadino in quel di Segrate, il quale è stato paracadutato da Forza Italia a Pioltello per tentare di salvare il centrodestra. Viene da un partito ultimamente molto ballerino sui temi etici, pur ammiccando ai cattolici come conservatore su questi argomenti. Con qualche perplessità sui conti del Comune da cui proviene: a Segrate, infatti, c'è un rischio buco nel bilancio 2016, perché una settimana prima delle elezioni che nel 2015 hanno defenestrato Alessandrini, quest'ultimo si è fatto anticipare da Westfield (l’operatore del previsto “Centro commerciale più grande d’Europa” previsto per Segrate) dei contributi per permessi di costruire (ma finora non si è costruito ancora nulla). Contributi che sono serviti a coprire per 4 milioni e 400mila euro lo sbilancio delle spese correnti del comune di Segrate nel 2015, e che serviranno anche nel 2016 (2.600.000 euro). Ma i milioni potrebbero pure ritornare a Westfield qualora, come segnalano i Revisori dei Conti, il progetto non andasse a buon fine. Ovviamente, questo lo mormorano i maligni, ché quando c’è da far di conto, in politica ognuno dice la sua.

La seconda candidata è Ivonne Cosciotti, 48enne candidata della Lista per Pioltello nel centrosinistra, che viene dal mondo cattolico oratoriano, tipicamente molto progressista. La lista, però, è progressista di sinistra-sinistra e quindi l'occhiolino è verso quei cattolici diciamo in polemica con un certo mondo conservatore pioltellese e non solo. Vedremo che cosa succederà con lei.

Il terzo candidato è una possibile sorpresa. Si tratta di Marcello Menni, 39 anni, per anni animatore delle attività dell'arcidiocesi di Milano e che ben conosce le dinamiche cattoliche non solo pioltellesi, ma anche meneghine. Potrebbe essere la sorpresa, dicono in quel di Pioltello, in grado di dimostrare che si può vincere con una lista civica cattolica.

E i Santi? La mamma di Alessandrini è una Mastai Ferretti, come il Papa Pio IX beatificato da Giovanni Paolo II nel 2000; Menni, invece, è nipote di San Benedetto Menni, fondatore della congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù. È Santo dal 1999. A Giovanni Verga (Pioltello ha una forte immigrazione siciliana, guardacaso) non sarebbe parso vero.

 

Direzione Nord panel della mattina

Direzione Nord panel del pomeriggio







A2A