Milano
Pisapia appalta il servizio di cremazione. Sindacati in rivolta

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è pronto a pubblicare il bando di gara per appaltare ai privati il servizio di cremazione del Comune di Milano. Sindacati sul piede di guerra: "Giunta sorda alle richieste di migliaia di cittadini, il Forno Crematorio non si tocca".
Il caso è già datato qualche mese ma le proteste avevano finora bloccato la decisione definitiva di appaltare il servizio crematorio. Decisione che ora però sembra essere stata definitivamente presa dalla Giunta Pisapia. Ma i sindacati che rappresentano i lavoratori del servizio funebre non ci stanno e attaccano: "Pisapia e la sua Giunta sono sordi alle richieste di migliaia di cittadini ma anche a quelle dei consiglieri delle commissioni consiliari, ai gruppi sindacali e ai lavoratori stessi".
"Pisapia aveva promesso internalizzazioni di servizi e non esternalizzazioni", affermano i sindacati, che promettono guerra. "I lavoratori e le organizzazioni sindacali vogliono difendere la gestione diretta del Forno Crematorio e di tutto il Settore a garanzia di servizi di qualità, con tariffe eque. Il settore funebre è un settore delicatissimo, non è soggetto a molta concorrenza, e negli anni, anche di recente, ha visto impegnata la magistratura in molte realtà dove il servizio è stato ceduto a privati, come riportano di continuo le cronache italiane. I lavoratori e le organizzazioni sindacali vogliono difendere i posti di lavoro e la qualità del servizio. Un servizio così delicato, con il quale il cittadino viene a contatto in un momento di sofferenza e di vulnerabilità della propria vita, deve avere la garanzia di una gestione superiore a qualunque interesse privato, deve avere la garanzia che l’obiettivo sia esclusivamente quello di dare al cittadino un servizio adeguato".
Le sigle sindacali si augurano che Pisapia possa ancora tornare indietro sui suoi passi: "Fino a quando non ci sarà l'aggiudicazione della gara d'appalto c'è tempo per tornare indietro", ricordano, annunciando una mobilitazione per venerdì 8 maggio con un incontro dalle 12 alle 14 all'ingresso del cimitero di Lambrate. "Sono giornate decisive per il futuro del Settore: le lavoratrici e i lavoratori del Settore Servizi Funebri e Cimiteriali invitano tutti i Cittadini, i Consiglieri, gli Assessori, il Sindaco di questa città a consumare insieme a loro il pasto del mezzogiorno".
IL COMMENTO DI SEL/ "Si può parlare di piena esternalizzazione a privati in quanto, con l’appalto in procinto di essere bandito, il servizio verrebbe assegnato nell’intero suo ciclo produttivo a personale esterno, a differenza della condizione ibrida attuale in cui convivono, nell’erogazione del servizio, dipendenti comunali e privati" afferma sulla questione Luca Gibillini, consigliere comunale Sel Milano. "Il tema, affrontato anche in incontri della commissione consiliare Servizi civici, è stato dibattuto approfonditamente; tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, si sono espressi, durante i lavori della commissione, esplicitamente contro l’esternalizzazione del servizio".
"Lo stesso Presidente della Commissione, Rosario Pantaleo, aveva dichiarato che in assenza di risposta da parte dell’assessore D’Alfonso, avrebbe prodotto le proprie dimissioni, recentemente presentate" continua il consigliere di Sel "La soluzione finale adottata, criticata da tutte le Organizzazioni sindacali comunali, avversata da migliaia di firme di cittadini contrari all’operazione, non appare conforme al dettato dell’ordine del giorno citato, votato con parere favorevole della Giunta, rappresentata dall’assessore Maiorino. Peraltro il programma del sindaco aveva previsto processi di reinternalizzazione dei servizi, non di esternalizzazione, come oggi si prefigura per l’attività di cremazione" conclude Gibillini “Chiediamo alla Giunta ed in particolare all’assessore D’Alfonso di rivedere la decisione, presa nei fatti, di esternalizzazione del servizio di cremazione, rivedendo le modalità per l’erogazione del servizio, nel rispetto dell’indirizzo del Consiglio comunale deciso nel febbraio scorso.”