Milano
Posso riaccompagnare mia nonna a casa sua? Nessuno sa dirlo...

La scarsa chiarezza del decreto in vigore dal 4 maggio pone i cittadini in balia dell'arbitrio di chi dovrà far rispettare le (confuse) normative
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Ieri raccontavo di quanto è giusto scrivere bene gli atti, altrimenti i cittadini non sanno che cosa fare, altrimenti cominciano cause giudiziarie che non finiscono più e soprattutto altrimenti si provoca una perdita di tempo che è pure una perdita di denaro e l'intero motore si ferma. Ma gli atti si scrivono bene quando le idee sono chiare. Invece qui, gli atti si scrivono male perché le idee sono poco chiare, gli esperti sanitari non sanno che pesci prendere, ci sono troppe task force e soprattutto c'è una vocazione democristiana che fa a pugni con la chiarezza e va a braccetto con il cerchiobottismo. Quali sono poi le ricadute sul territorio? Vi racconto la storia, assolutamente vera, di un amico. Questo amico ha la nonna della moglie, che è Veneta, bloccata a casa dei suoceri ormai da febbraio, a causa del lockdown. Ora però vorrebbe tornare a casina sua, dove ha la residenza. Il mio amico per scrupolo prende il telefono e compone il numero Covid-19 - Numeri verdi regionali. L'operatore, alla domanda, è in difficoltà, prende tempo. Poi dice di chiamare il suo omologo in Veneto. Nessun problema: chiama la Regione Veneto e l'operatrice anch'essa in difficoltà mette in attesa per circa 10 minuti, al ripristino della chiamata dice "si può". E legge il punto del DPCM. Tutto tranquillo? Sì. Però poi al mio amico viene il dubbio: quante persone potranno accompagnare la nonna? Allora richiama il numero della Regione Lombardia che è in difficoltà e viene rimandato alla Regione Veneto. Che però questa volta non risponde perché non sa che cosa dire, e dice di chiamare il 112. Il 112 non sa che cosa dire e rimanda ai carabinieri del comune del mio amico, che poi poveracci che cosa ne possono sapere? Ma essendo l'ultimo anello della catena delle informazioni devono per forza rispondere, e dicono che sì, la nonna può tornare a casa. Che no, solo con un accompagnatore. E che sì, dovrà fare la quarantena una volta arrivata. Il mio amico è sicuro che sia così? No. Ci fosse stato un decreto con allegati minuziosi e ben scritti non avrebbe neanche dovuto telefonare: gli sarebbe bastato leggere.