Milano
Profughi a Milano: non una ma due caserme per l'accoglienza. Il piano

Emergenza profughi a Milano: oltre alla caserma Montello, sarà utilizzabile anche la caserma di via Corelli, gestita dalla Croce Rossa
Non una ma due caserme: così Prefettura e Comune di Milano, assieme al Ministero della Difesa, intendono dare una risposta allo di emergenza continua che si presenta in città ad ogni nuova ondata di profughi. Come emerso ieri, Beppe Sala conta di avere a disposizione entro due mesi la Montello. Ma sul piatto c'è anche la Mancini di via Corelli. Dove al momento ci sono le tende ma che da setembre potranno ospitare sino a 200 richiedenti asilo: la Croce Rossa si è aggiudicata appena tre giorni fa il bando ad hoc promosso dalla Prefettura.
Il grosso degli arrivi sarà ad ogni modo smistato alla Montello, che potrà ospitare sino a 500 persone. Che prenderanno il posto dei militari del Primo reggimentro trasmissioni del Battaglione Spluga, a loro volta traslocati presso la Santa Barbera che sarà liberata dal Reggimento Voloire in partenza per Vercelli. Tutto questo appena sarà terminato il piano di riqualificazione della Montello, impegno in carico all'Università Cattolica in cambio della caserma Garibaldi.
SALA: "ESSERE PRONTI ANCHE A FLUSSI SUPERIORI" - Ai microfoni di Agorà Estate su Rai Tre, il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato sul tema caldo dei profughi: ""La questione migranti non e' legata a questi mesi. E' una gestione che deve essere continua. E' un problema che non finira' a settembre ma andra' avanti. Il punto e' non stancarsi, fare la nostra parte ma essere pronti anche a flussi superiori". " Non siamo persone da comunicati stampa, siamo qui per lavorare e cercare le soluzioni - ha proseguito, risponendo alle polemiche lanciate dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sul tema.