Profughi, in 1.300 dormono nelle strutture comunali - Affaritaliani.it

Milano

Profughi, in 1.300 dormono nelle strutture comunali

Sono 1.300 i profughi che hanno dormito nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Milano di concerto con Terzo Settore e Prefettura. Otto le strutture impiegate: via Corelli (ex Cie), via Salerio (Coperativa Farsi Prossimo – Caritas Ambrosiana), via Aldini e via Mabretti (Fondazione Progetto Arca), via Betti e via Saponaro (Fratelli di San Francesco), via Martinelli e via Pollini (City Angels) e  Bresso (Croce Rossa). Ieri notte alla chiusura dell’hub, temporaneamente allestito presso due spazi commerciali sotto al Galleria delle Carrozze, sono state registrate 464 persone di cui 141 componenti famiglie con minori (siriane, eritree ed etiopi) e 322 singoli tra siriani, eritrei, etiopi e di altre nazionalità.

IL GRANDE CUORE DEI MILANESI/ Come dimostrano le foto in esclusiva di Affaritaliani.it qui pubblicate, anche oggi nel frattempo in Stazione Centrale la giornata ha visto protagonisti i volontari che si stanno prodigando per portare sostegno ai profughi, sia fornendo loro beni di prima necessità come alimenti, indumenti, materiale igienico, cambi per i bambini, sia fornendo supporto logistico all'accoglienza. Una settantina di siriani saranno ospitati sino alla mezzanotte di mercoledì nelle strutture in plexiglass, dopodichè saranno smistati temporaneamente agli spazi di Sos Exodus di don Mazzi e quindi nello spazio del dopolavoro ferroviario di via Tonale.

 

20150615 132835Stazione Centrale: i volontari tra i profughi (foto: affaritaliani.it)Guarda la gallery

ALFANO: "RINGRAZIO I MILANESI"/ "Ringrazio i milanesi per la pazienza e lo spirito umanitario che hanno dimostrato". A dirlo e' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa in Prefettura a Milano al termine di un incontro con il prefetto Francesco Paolo Tronca e il sindaco Giuliano Pisapia. L'esponente del governo ha sottolineato che "e' stato ripristinato un contesto e una situazione di completo decoro sia dentro che fuori la Stazione Centrale". "La presenza - ha aggiunto Alfano - e' stata di richiedenti asilo e bisognosi di protezione umanitaria, in maggioranza eritrei a cui di solito per le nostre statistiche viene riconosciuto lo status umanitario di rifugiato". Il ministro ha quindi ringraziato il prefetto, le forze dell'ordine e le organizzazioni umanitarie. "C'e' un tema di smistamento" dei migranti" in altri Comuni che mi ha posto il sindaco Pisapia e anche questo rientra nel ragionamento che faro' il 17 giugno con i vertici dell'Anci e dei presidenti delle Regioni, mi riferisco a Fassino e Chiamparino", ha aggiunto Alfano. "Con Pisapia abbiamo avuto un'utile conversazione, abbiamo discusso dei lavori del dopo lavoro ferroviario, spazio che ancora si attende venga consegnato da Grandi Stazioni in modo che ci sia la piena realizzazione degli impegni presi da Grandi Stazioni", ha detto Alfano. Il ministro ha quindi ribadito il "massimo impegno per Milano e la massima attenzione". Secondo Alfano "questo conto che deriva dal fatto che la Libia e' instabile, con i profughi che arrivano in Italia e vogliono andare via, non lo deve pagare solo l'Italia e questa e' la ragione per la quale faro' valere questa tesi al Consiglio dei ministri dell'Interno, facendo presente che se si ammassano in stazione non e' perche' gli piacciono i negozi ma perche' vogliono prendere il treno per andare via dall'Italia".

PIU' POSTI PER L'ACCOGLIENZA/ "Domani sara' consegnato il Cara alla Croce Rossa con 200 posti in piu' per l'accoglienza e la stessa cosa sara' fatta per il Cie di via Corelli, per cui e' stata autorizzata l'estensione della capacita' di accoglienza". A dirlo e' il ministro dell'Interno,  il quale ha sottolineato che "ci saranno piu' posti a disposizione per l'accoglienza, in modo che i presidi di polizia in Stazione potranno fare il loro lavoro di sicurezza e non invece la predisposizione dell'accoglienza come invece sono stati chiamati a fare in mancanza delle strutture di accoglienza".

PISAPIA ALLA GIORNALISTA: "LI OSPITI LEI A SKY"/ Sono giunti in Stazione Centrale in visita il sindaco Giuliano Pisapia con gli assessore Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino, nonchè il questore Luigi Savina. La tensione, anche politicamente, resta alta. Lo dimostra la risposta piccata del sindaco ad una domanda di una cronista: "Allora li ospiti lei a Sky", ha infatti detto Pisapia a chi gi faceva notare che il problema dei profughi si sarebbe semplicemente spostato dal mezzanino all'atrio della Stazione. Parole quindi commentate da Roberto Maroni ospite dell'Annunziata in tv: "Evidente la sinistra è innervosita perchè ho svleato il tentativo di nascondere i problemi. Mi viene da piangere quando la sinistra minimizza sulla scabbia, una malattia grave che, per gli animali, si chiama rogna". "Faremo il punto in Prefettura", ha invece annunciato il ministro dell'interno Angelino Alfano, oggi in visita a Expo.

MAJORINO: "LEGHISTI VENGANO A DARE UNA MANO"/ "Continuano ad arrivare in Stazione Centrale tanti milanesi con vestiti e alimenti per i profughi: li ringraziamo moltissimo per questa dimostrazione di solidarietà meravigliosa e impressionante”. ha detto l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, in Stazione Centrale per fare il punto sulla gestione dell'assistenza ai profughi. "I leghisti, invece di protestare, vengano a dare anche loro una mano”, ha proseguito Majorino, che ha aggiunto: “Raccomandiamo alle persone che vogliono contribuire con il loro aiuto, di andare nei centri distribuiti sul territorio, dove ci sono le organizzazioni del terzo settore e abbiamo la possibilità di raccogliere tutti gli oggetti, a partire dalle strutture di via Corelli 28 e via Aldini 74"

SALVINI: "CENTRALE? SEMBRA L'ACQUARIO DI GENOVA..."/ "Chiunque aiuti il prossimo ha la mia massima stima ma e' lo Stato che deve fare queste cose". Cosi' Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva un giudizio sui diversi volontari milanesi che forniscono aiuto agli immigrati in stazione centrale. "Chi porta un tozzo di pane ha il massimo rispetto ma sono sconcertato di vedere gli immigrati in un cubo di plexiglass come fossero all'acquario di Genova", ha proseguito il segretario federale della Lega Nord, con riferimento ai negozi vuoti dove si erano rifugiati alcuni migranti in stazione.

"SCABBIA, STAMATTINA 3 O 4 CASI"/ Il presidio sanitario allestito davanti alla Stazione centrale di Milano per i profughi ha effettuato "170 visite complessive da venerdi' e 22 questa mattina". A dirlo e' il direttore del servizio di igiene dell'Asl di Milano, Giorgio Ciconali. "La maggior parte delle visite e' passata ad essere dagli eritrei ai siriani e sono cambiate le patologie", ha sottolineato Ciconali. Infatti "gli eritrei presentano soprattutto malattie della pelle come la scabbia, mentre i siriani hanno mal di testa e mal di pancia da stress". Le patologie dei siriani sono spiegabili col fatto che "si tratta di persone appartenenti a classi intermedie che fino a poco tempo fa stavano bene e adesso soffrono a causa della guerra". Invece "gli eritrei sono abituati praticamente da sempre alla guerra e quindi non hanno questo tipo di stress". Per quanto riguarda la scabbia, conclude Ciconali, "stamattina abbiamo riscontrato 3 o 4 casi".

FS: "LE STAZIONI RITORNINO ALLE LORO FUNZIONI"/ Mentre le Ferrovie dello Stato Italiane "sono state in prima linea nell'affrontare l'emergenza profughi. Il Gruppo ha fornito sostegno in ogni modo per superare questo difficile momento, mettendo a disposizione locali e aree". E' quanto sottolineano le Fs in una nota. "Proprio per questo le Fs ringraziano il ministro Alfano per le parole pronunciate dalle quali si evince il riconoscimento per lo sforzo profuso. Ora e' necessario tornare alla normalita', restituendo completamente, per cominciare, le stazioni ai viaggiatori", prosegue la nota. A Milano entro mercoledi' "e' previsto che siano restituiti i locali messi a disposizione in Galleria delle Carrozze; a regime saranno utilizzati quelli di via Sammartini, della cui ristrutturazione - gia' avviata - si e' fatta carico Grandi Stazioni. E gradualmente, in tutti i luoghi dove si sono verificati casi simili o analoghi, bisogna adesso che le stazioni ferroviarie tornino alla loro reale funzione", concludono le Ferrovie.








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