Rave party in provincia di Cremona, ragazzi senza mascherina. E' polemica
Un rave iniziato venerdì 14 sera e durato giorni che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani e dove non sono state rispettare le norme di sicurezza
Rave party in provincia di Cremona, tanti ragazzi senza mascherina. E' polemica
E' finito alle 11 di stamattina un rave party cominciato venerdi' sera a Spino d'Adda, in provincia di Cremona. Centinaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo, molti senza mascherina, hanno ballato in un cascinale vicino alle rive dell'Adda. Alcuni dei partecipanti sono stati identificati dalle forze dell'ordine per violazione delle regole anti Covid. Sono possibili a loro carico provvedimenti di natura amministrativa, mentre un eventuale profilo penale potrebbe emergere nel caso in cui da questo evento avesse origine un focolaio.
"Da una parte la recente ordinanza del Governo con la quale vengono chiuse le discoteche per evitare assembramenti che favorirebbero la diffusione del Coronavirus, dall'altra un rave party con 1.500 partecipanti provenienti da tutta Europa che continua indisturbato da oltre tre giorni nel cremonese". Cosi' l'ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, commenta la notizia di un rave party a Spino d'Adda (Cr) iniziato la sera di venerdi' 14 agosto e terminato questa mattina. La location per la mega 'festa' e' una zona fra il fiume Adda e le cascine Gamello e Ca' Nova. "Quanto sta accadendo in queste ore e' gravissimo - sottolinea De Corato -. Un serio pericolo per la salute dei partecipanti e per quella pubblica".
"Secondo quanto riportato dai residenti e dalla stampa locale, la Prefettura non ha sgomberato l'area - aggiunge De Corato - lasciando che gli 'irriducibili della musica' potessero continuare con lo sballo nel weekend di Ferragosto, fino ad oggi. Le forze dell'Ordine sono state messe a presidio dell'area, non in condizioni di poter intervenire. Oltre a cio', si sono registrati diversi interventi di ambulanze per numerosi partecipanti che si sono sentiti male". "Questo rave illegale e' gia' durato troppo. La Prefettura liberi immediatamente la zona ed il Questore di Cremona - continua De Corato - proceda con il foglio di via per tutte le 1.500 persone ammassate per ore per partecipare al rave party, proprio come fatto dal questore di Mantova lo scorso ottobre per una situazione analoga a Serravalle Po". "Mi auguro che questo provvedimento venga applicato anche - conclude l'assessore De Corato - in risposta all'aggravante del mancato rispetto delle misure a contrasto della diffusione del virus".
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